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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Polinomia propone il lungolago per bici e pedoni. Un doppione della futura passeggiata

Come abbiamo illustrato ampiamente qui, ieri è stato presentato lo studio commissionato per 23mila euro dal Comune di Como alla società Polinomia per l'eventuale inclusione del lungolago di Como nella Ztl. Due, in estrema sintesi, gli scenari...

Come abbiamo illustrato ampiamente qui, ieri è stato presentato lo studio commissionato per 23mila euro dal Comune di Como alla società Polinomia per l'eventuale inclusione del lungolago di Como nella Ztl. Due, in estrema sintesi, gli scenari ipotizzati: uno, che costerebbe circa 140mila euro, molto soft; un secondo, che soltanto per le rotatorie previste in piazza del Popolo chiederebbe un esborso di 750mila euro euro, decisamente più "hard". Il primo si risolverebbe nell'eliminazione di una corsia per le auto da piazza Matteotti a viale Cavallotti, che andrebbe destinata a pedoni e biciclette, mantenendo nel contempo la corsia preferenziale per i bus. Tre strisce, in sostanza: pedoni e bici, auto, bus.

Il secondo si baserebbe sull'introduzione del doppio senso di marcia lungo tutto il girone attuale con la possibile pedonalizzazione totale del lungolago. Su quest'ultimo, però, lo stesso assessore Daniela Gerosa ha ammesso che "con fondi di bilancio per ora non è prevedibile nel breve periodo" (con l'aggiunta del pressoché certo sacrificio di molte corsie preferenziali e penalizzazione del trasporto pubblico). Dire che quell'opzione è già scartata sarebbe certamente troppo, ma che al momento appaia di difficilissima realizzazione è invece una realtà (a un anno e mezzo dalle elezioni, al confine con la granitica certezza).

Quindi si torna alla "soluzione soft". Che, però, per essere stata partorita da uno studio non propriamente gratuito, rileva una dimenticanza forse un po' eccessiva. E qui entra in gioco il nuovo lungolago. Ben sapendo che la sua realizzazione, tra Anticorruzione e incognite tecnico-politiche, è ancora ben lontana, non può però sfuggire un dettaglio (non secondario). Lo schema del nuovo lungolago, come si può apprezzare dai rendering ufficiali, prevede più o meno esattamente quello che è stato proposto ieri da Polinomia, soltanto su asfalto. La passeggiata del domani, infatti, prevede una sede protetta e affacciata sul lago larga mediamente una ventina di metri, lo spazio per panchine e pedoni, e soprattutto una generosa pista ciclabile sotto il filare di tigli. Come si diceva, praticamente ciò che - sebbene sulla sede stradale vera e propria, che comunque non subirebbe adeguamenti clamorosi rispetto a oggi - propone la società milanese al Comune. Un sorta di doppione, insomma (bus e auto a parte). Forse anche con questo quadro si spiegano i dubbi espressi pubblicamente sulla reale utilità dello studio, tra gli altri, dai consiglieri di opposizione Marco Butti (FdI), che ha stroncato lo studio di Polinomia come insensato e superfluo, e Ada Mantovani (Adesso Como), che ha definito la presentazione pubblica delle soluzioni "imbarazzante".

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