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Cronaca

Piazza, militanti e comizio del leader: il vecchio stampo di lusso della Lega

Tralasciando per un attimo i contenuti politici della manifestazione della Lega Nord tenuta questa mattina a San Fermo, da piazza XXVII Maggio è emerso - a nostro avviso - soprattutto un dato più generale. E cioè per quali motivi il Carroccio...

11015971_10205508204212127_1577468760_nTralasciando per un attimo i contenuti politici della manifestazione della Lega Nord tenuta questa mattina a San Fermo, da piazza XXVII Maggio è emerso - a nostro avviso - soprattutto un dato più generale. E cioè per quali motivi il Carroccio, oggettivamente e per molti aspetti, è differente dagli altri partiti sulla scena lariana. Il tema specifico dell'evento di oggi era la contestazione frontale sul metodo di accoglienza dei profughi e dei clandestini in provincia di Como, in particolare riguardo i due ultimi casi di cronaca che vedono due gruppi di immigrati stanziati in un appartamento a San Fermo e in una villetta gestita da una cooperativa sociale a Cavallasca. Nell'occhio del ciclone, oltre ai sindaci dei rispettivi Comuni, nei giorni scorsi è finita pure la prefettura che di fatto si occupa dello smistamento e dell'accoglienza degli stranieri nelle strutture del territorio. Ma, inquadrata la vicenda all'origine, il dato che ha colpito, questa mattina, era come oggi - in provincia di Como - la Lega sia l'unico partito a potersi concedere il "lusso politico" di manifestazioni di piazza di antico stampo: raduno dei manifestanti (molti, oggi, a San Fermo), comizio del leader (il parlamentare canturino Nicola Molteni), ritrovo della militanza in gran numero. Il tutto, è vero, sul tema più tradizionale e trascinante del Carroccio - il no all'immigrazione selvaggia - ma, comunque, con modalità che persino il dominante Pd di oggi farebbe fatica a realizzare all'aperto, per non parlare degli altri movimenti superstiti dell'antico centrodestra a partire da Forza Italia. Questo - al netto delle idee politiche di ognuno - è un elemento che oggi, almeno sul Lario, fa la differenza sulla natura dei partiti (i responsi delle urne sono altra cosa e andranno analizzati al tempo). Anche perché, a memoria d'uomo, un comizio in piazza di un politico comasco ("padani" esclusi) si fa davvero fatica a ricordare.

Tornando al tema specifico, Molteni - di ritorno dalla manifestazione romana con Matteo Salvini - ha rilanciato le parola d'ordine: "Noi diciamo no con forza alla logica che vede i clandestini ospitati in villette con tutti i comfort e i comaschi abbandonati a se stessi - ha affermato il deputato - Per gli immigrati il governo regala i biglietti dei bus, per i nostri concittadini arrivano tasse e rincari sui ticket. Siamo al paradosso del razzismo di Stato, dove la discriminazione vera colpisce le famiglie, gli anziani e chi cerca lavoro, mentre gli immigrati vengono accolti in massa e con tutti i benefit del caso. Una situazione ormai inaccettabile".

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