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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Piazza Grimoldi, il Comune va allo scontro con la Curia

Il Comune va allo scontro con la Curia di Como. Oggi pomeriggio, nella seduta settimanale, la giunta di Palazzo Cernezzi ha deliberato di impugnare il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici sul progetto di...

Il Comune va allo scontro con la Curia di Como. Oggi pomeriggio, nella seduta settimanale, la giunta di Palazzo Cernezzi ha deliberato di impugnare il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici sul progetto di riqualificazione di piazza Grimoldi. Se formalmente il duello a suon di carte bollante vedrà avversari l'amministrazione e la Soprintendenza, la realtà sostanziale di quanto sta avvenendo è un'altra. Di fatto, l'ente milanese non fece altro che recepire integralmente le lamentele della Curia contro la prevista installazione di una fontana circolare tra Broletto e chiesa di San Giacomo e contro il filare alberato sempre accanto al Broletto. Una decisione motivata dai vertici della Diocesi con il presunto intralcio alle processioni religiose di questi elementi architettonici, tutti compresi nel progetto con cui l'architetto Stefano Seneca vinse il bando comunale per progettare il restyling di piazza Grimoldi. Una contrarietà mai dettagliata fino in fondo, che non ha mancato di suscitare forti perplessità (anche - se non soprattutto - nell'assessore all'Urbanistica Lorenzo Spallino). Nel frattempo, tra l'altro, la zona - inclusa a suo tempo nella Ztl ampliata - rimane sostanzialmente un parcheggio con auto sovente in sosta proprio davanti al portone della chiesa di San Giacomo.

“Le prescrizioni della Soprintendenza nella parte in cui negano la realizzazione della fontana - commenta il sindaco Mario Lucini - sono contraddittorie rispetto alla valutazione favorevole del medesimo progetto che fu espressa dalla stessa Soprintendenza in sede di gara relativa al concorso di progettazione. Anche per ragioni di equità verso i partecipanti al concorso, riteniamo opportuno sottoporre al Tar tale operato e nell’ottica della difesa di un’intuizione progettuale che, se privata dell’elemento acqua, verrebbe profondamente modificata”.

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