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Cronaca

Piazza Grimoldi, emersi i resti di San Giacomo. Possibili spostamenti per alberi e fontana

La buona notizia è che, in termini assoluti, dovrebbe essere scongiurato il rischio che il cantiere si blocchi a tempo indeterminato, visto anche il clima collaborativo registrato oggi tra Soprintendenza, progettista e Comune di Como. La notizia...

La buona notizia è che, in termini assoluti, dovrebbe essere scongiurato il rischio che il cantiere si blocchi a tempo indeterminato, visto anche il clima collaborativo registrato oggi tra Soprintendenza, progettista e Comune di Como. La notizia meno buona, invece, è che esiste la concreta probabilità che il progetto originario, negli elementi centrali relativi alla collocazione della fontana e delle alberature, debba essere parzialmente modificato. Questo, insomma, è il risultato a due facce del sopralluogo appena terminato sull'area degli scavi di piazza Grimoldi, dove - altra conferma - oggi gli esperti, l'architetto e progettista Stefano Seneca e il dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Giuseppe Cosenza, hanno confermato il rinvenimento delle vecchie mura della chiesa di San Giacomo demolita a suo tempo. Una "non sorpresa", per molte ragioni, visto che era nota la presenza nel sottosuolo dei resti dell'edificio religioso pre-demolizione, anche se a questo fattore - come noto - si è sommato sin dall'avvio il rinvenimento di altre murature (nella zona verso la banca) di cui ancora non vi è catalogazione certa.

Nei prossimi giorni, sebbene in queste ore Acsm Agam sia regolarmente al lavoro nell'area su alcuni sottoservizi, saranno ancora gli archeologi - più che le ruspe - i veri protagonisti del cantiere, poiché per ora è stato stabilito di proseguire con gli scavi per portare alla luce in maniera completa i ritrovamenti finora emersi soltanto in parte. Un lavoro che non dovrebbe essere lunghissimo - l'ipotesi è di una quindicina di giorni al massimo - e al cui termine sarà svolto un nuovo confronto collegiale tra tutte le parti in causa. Al di là dell'auspicabilmente breve slittamento sulla tabella di marcia per il completamento dei lavori, ritardo che potrebbe comunque essere riassorbito successivamente con un'accelerazione dell'intervento, l'elemento che potrebbe creare qualche insidia in più è - come detto - il possibile spostamento (ancorché minimo) della collocazione della fontana e la diversa collocazione degli otto alberi previsti al confine con piazza Duomo (in alcuni scavi-sondaggio, infatti, nella zona della piantumazione sono state rivenute parti di muratura).

piazza grimoldi renderQuello che sembra comunque certo, per ammissione anche della stessa Soprintendenza, è che alla fine dei lavori per riportare alla luce i reperti, quegli stessi elementi - dopo accurata catalogazione storico-architettonica - saranno nuovamente interrati per lasciare spazio alla pavimentazione del nuovo progetto. Non escluso, infine, che sulla futura superficie sia comunque riportata traccia evidente dei ritrovamenti.

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