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Cronaca

Piazza De Gasperi, interrogazione Mantovani-Rapinese sui permessi per i tavolini

Potrebbe complicarsi ulteriormente la vicenda di pazza De Gasperi, dove pochi giorni fa il Comune ha fatto rimuovere i tavolini ai 4 locali affacciati sul lago elevando anche sanzioni da 169 euro (118 se pagate entro 5 giorni) poiché le...

Potrebbe complicarsi ulteriormente la vicenda di pazza De Gasperi, dove pochi giorni fa il Comune ha fatto rimuovere i tavolini ai 4 locali affacciati sul lago elevando anche sanzioni da 169 euro (118 se pagate entro 5 giorni) poiché le autorizzazioni per l'occupazione del suolo risultavano scadute il 31 dicembre scorso e non erano ancora state rinnovate. Non solo: ora potrebbe arrivare anche la sanzione da parte di Ica, la società privata che riscuote per conto di Palazzo Cernezzi in tema di suolo pubblico. E tra l'altro l'importo a carico degli esercenti potrebbe essere decisamente più alto, poiché come noto - e come già accadde nel caso di un esercente di piazza Volta - il recente regolamento comunale per l'occupazione del suolo pubblico prevede che la singola irregolarità comporti poi il pagamento di un multa pari a 30 giorni di irregolarità. Un po' come quando in autostrada si perde il biglietto e al casello viene dunque chiesto l'importo per tutta la tratta gestita e non soltanto per i chilometri effettivamente percorsi. Ma non è finita.

mantovani-rapinese-referendumAnche a livello politico il caso di piazza De Gasperi sta smuovendo le acque tra consiglieri e uffici. Ieri infatti il gruppo consiliare di Adesso Como, formato da Ada Mantovani e da Alessandro Rapinese con quest'ultimo che ha materialmente siglato il documento, ha depositato un'interrogazione sulle vicende degli ultimi giorni in cui si pone una domanda più ampia rispetto alla singola questione delle scadenze per l'occupazione del suolo. L'interrogativo messo nero su bianco chiede infatti "se sia vero che, mancando alcuni documenti richiesti agli esercenti ma mai arrivati all'amministrazione comunale, in piazza De Gasperi non si sarebbe mai potuto mettere nemmeno un tavolino".

panchina-de gasperi-19lug15-3Una richiesta di informazioni che - oltre al tema delle concessioni scadute il 31 dicembre scorso - potrebbe fare definitiva chiarezza ulteriore anche sulle precedenti autorizzazioni concesse ai locali occupanti la piazza con i tavolini. Questo perché vi è anche un secondo tema intrecciato al primo, ossia quello dell'impatto acustico delle attività sulla zona. Un residente, infatti, ha portato in Tribunale la questione sulla scorta di rilevazioni Arpa dell'estate 2012 che segnalavano il superamento dei limiti di rumore indicati per legge in quell'area. Ed è probabilmente anche sulla documentazione relativa agli impatti acustici che l'interrogazione di Adesso Como intende fare ulteriore chiarezza nell'intricata vicenda di piazza De Gasperi. A breve è attesa la risposta dell'amministrazione.

Per quanto riguarda tutti questi aspetti, rimandiamo a questo link per leggere la difesa e le spiegazioni del titolare di uno dei locali, Carmine Giuliani, intervistato due giorni fa e successivamente autore di ulteriori precisazioni che trovate nei commenti sotto all'articolo.

paolo-frisoni-15Ieri, invece, sul tema è brevemente intervenuto l'assessore al Commercio di Palazzo Cernezzi, Paolo Frisoni, che però da qualche mese non ha più sotto la propria competenza lo Sportello unico per le attività produttive, ufficio che ora gestisce la pratica nell'ambito del settore Urbanistica (assessore Lorenzo Spallino). "Per le precedenti autorizzazioni, però, erano i miei uffici ad occuparsene - spiega l'assessore - Non conosco nei dettagli la vicenda, ma quello che posso senza dubbio affermare è che sui permessi scaduti lo scorso 31 dicembre non esisteva possibilità di equivoco poiché ogni documento reca con sé in maniera chiara le date del periodo espressamente autorizzato e consultandole non si può sbagliare. Per quanto riguarda gli altri aspetti, ora la pratica è in mano al Suap".

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