Pd, Gagliardi fuori dal coro: "Se in 300 danno 3 alla giunta Lucini, il partito rifletta"
Una sporcatura, un lieve alone e nulla più sullo scudo eretto ufficialmente dal Pd davanti alla giunta di Como con l'ormai celebre "tutto bene, voto 8 in pagella". Però, forse proprio per l'unicità della posizione all'interno di un Pd comasco...
Una sporcatura, un lieve alone e nulla più sullo scudo eretto ufficialmente dal Pd davanti alla giunta di Como con l'ormai celebre "tutto bene, voto 8 in pagella". Però, forse proprio per l'unicità della posizione all'interno di un Pd comasco convinto (quasi) all'unanimità della promozione per l'esecutivo Lucini, per il primo cittadino stesso e per l'operato negli ultimi 4 anni, le parole di Riccardo Gagliardi, ex vicesegretario nell'epoca Marelli nonché recente sfidante dell'attuale vertice provinciale Pd, Angelo Orsenigo, fanno a loro modo notizia.
Unico ad uscire fuori dall'osanna dem, infatti, Gagliardi ha preso come spunto il contraltare all'8 in pagella assegnato dal suo partito, ovvero l'esito del questionario di Forza Italia da cui tutto è partito. Un mini-sondaggio, chiaramente non imparziale esattamente come il giudizio dem, avvenuto una decina di giorni fa a un gazebo allestito a Porta Torre e da cui è emerso che le circa 300 persone che hanno risposto alle 10 domande hanno prodotto un voto medio all'esecutivo Lucini pari a 3 e qualche decimale.
