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Cronaca

Parla Cavadini: "Dimettermi? Se il sindaco me lo chiede, sono pronto a lasciare"

Il tono è quello di sempre: pacato, senza alcuna venatura d'ira o di altri sentimenti "eccessivi". Si intuisce, al limite, un velo di stanchezza ma quella che non manca mai è la cortesia verso l'interlocutore, uno stile che pur tra qualche...

Il tono è quello di sempre: pacato, senza alcuna venatura d'ira o di altri sentimenti "eccessivi". Si intuisce, al limite, un velo di stanchezza ma quella che non manca mai è la cortesia verso l'interlocutore, uno stile che pur tra qualche bizzarria da sempre contraddistingue Luigi Cavadini. Sfumature a parte, però, c'è la cronaca tempestosa di queste ore: la quarta mostra a Villa Olmo che non si farà interrompendo un ciclo di 12 anni, l'ondata di critiche politiche estese anche agli anni precedenti, lo stesso Partito Democratico che lascia chiaramente intendere di aspettarsi un passo indietro dall'assessore. Di fronte alla marea montante, Cavadini per la prima volta appare meno fermo del solito.

cavadini-sfiducia"Come ho sempre detto - afferma - quattro anni fa diedi la mia disponibilità al sindaco Mario Lucini per ricoprire l'incarico di assessore e oggi dò ovviamente anche quella di lasciare la giunta. No, non ho proposto le mie dimissioni ma sono pronto a darle nel momento in cui mi venisse richiesto. Sono a completa disposizione di Lucini e il sindaco stesso sa perfettamente che non avrei alcun problema a lasciare di fronte alle sue ragioni". In realtà, Lucini anche in queste ore ha confermato formalmente la fiducia nel titolare della delega alla Cultura, ma è difficile ignorare il fatto che - oltre all'opposizione - ampie parti della stessa maggioranza di centrosinistra sta caldeggiando una sostituzione nel ruolo.

stefano-fanetti-1"E' la politica, ha le sue dinamiche - afferma l'assessore - Io per il momento sto lavorando come negli altri giorni". Una delle accuse esplicite mosse anche dal segretario cittadino del Pd, Stefano Fanetti, rispetto all'addio alla mostra 2016 è che non si è preparato un piano B, un'alternativa credibile che evitasse di lasciare la città senza un evento di cartellone per tutto l'anno. "E' chiaro che la situazione che si è venuta a creare non piace nemmeno a me - ribatte l'assessore - Non avrei voluto arrivare a questo punto, ma il non fare la mostra di quest'anno non è dipeso soltanto da comportamenti e scelte ma è anche legato a particolari contingenze come per esempio i lavori che interesseranno Villa Olmo e i tempi lunghi, con le relative difficoltà, per la realizzazione di un bando pubblico per la selezione dell'organizzatore".

monumento-caduti-1"Io, però, ancora fino a ieri mi sono adoperato per portare la mostra in porto (quella dedicata al futurista Fortunato Depero, ndr) ma purtroppo davanti alle ultime valutazioni mi sono dovuto arrendere. Sull'alternativa mancante dico soltanto che nell'ambito di una celebrazione nazionale di Antonio Sant'Elia che toccherà Firenze, Roma, Milano e Como avremo in Pinacoteca una sezione molto particolare di una grande mostra che avrà la sede principale alla Triennale di Milano, un'altra mostra dedicata al Monumento ai Caduti nella sede dell'Ordine degli Architetti e probabilmente ospiteremo in città un convegno di altissimo profilo sempre su Sant'Elia". Eventi proiettati al futuro, benché prossimo. Ma ci sarà un futuro in giunta per Luigi Cavadini? "Questo non lo so. Io lavoro. Se arriveranno altre decisioni, mi adeguerò".

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