Parco di Villa Erba aperto: meraviglia per 2.500. A Como Villa Giovio resta bunker

Si è risolta in un trionfo - numerico e di soddisfazione - l'apertura al pubblico del parco di Villa Erba, sogno proibito da anni per comaschi (cernobbiesi in primis, ovviamente) e turisti, finalmente concretizzato. Se ieri attraverso i cancelli finalmente spalancati grazie all'accordo Comune-proprietà erano passate 451 persone, oggi il conteggio è letteralmente schizzato alle stelle: 2.072, che hanno portato il totale a 2.523. Insomma, tantissime persone che hanno potuto godere - soprattutto oggi, Pasquetta - della spettacolare giornata di sole, ancorché con aria "frizzantina", tra verde, lago e dimora.

Particolarmente soddisfatti i tre amministratori del Comune di Cernobbio presenti e attivamente impegnati nelle varie fasi della giornata: Eleonora Galli, Andrea Gatti e Ivano Mazza. A quest'ultimo abbiamo chiesto un bilancio della giornata, ovviamente positivo. "Per tutti questi accessi hanno contribuito diversi fattori - ha evidenziato Mazza - La Pasquetta, il bel tempo ma anche l'accesso dal cancello anzichè dalla portineria oltre alla possibilità di portare con sé i cani al guinzaglio. Insomma, tutto è andato bene e tra l'altro le persone sono state tutte molto rispettose del parco. Complessivamente, una grande soddisfazione".

Unico pensiero collaterale: l'inevitabile parallelismo tra quanto appena avvenuto a Cernobbio e quanto avviene da anni a Como, quartiere Breccia, dove il maestoso parco di Villa Giovio (proprietà Inail) è inaccessibile a chiunque a dispetto di petizioni, proteste e soprattutto speranze dei cittadini.