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Paratie, la Lega: "Ogni colpa è di Bruni e Lucini"

Da sinistra: Molteni, Zoffili, Peverelli Dopo la evidente divisione di opinioni tra Roberto Maroni e Matteo Salvini sul tema delle paratie, tutto lo stato maggiore della Lega Nord comasca tenta di restituire l'immagine di un Carroccio compatto...

Da sinistra: Molteni, Zoffili, Peverelli

Dopo la evidente divisione di opinioni tra Roberto Maroni e Matteo Salvini sul tema delle paratie, tutto lo stato maggiore della Lega Nord comasca tenta di restituire l'immagine di un Carroccio compatto e unito. Accade tramite un documento firmato dal commissario cittadino Eugenio Zoffili, dal segretario provinciale Angelo Sala, dal deputato Nicola Molteni, e dai consiglieri comunali Diego Peverelli e Giampiero Ajani. L'obiettivo è ricucire l'evidente divergenza tra i "big" del partito, con il presidente della Regione che ha scartato totalmente (parlando di "sconfitta delle istituzioni e di sicuro danno erariale") l'ipotesi di fermare in qualche modo il cantiere, senza portarlo oltre. Ovvero, come aveva pubblicamente auspicato il segretario del Carroccio, Matteo Salvini.

lucini-maroni-convenzione-paratie-2"Il problema non è Maroni-Salvini ma Pd-Forza Italia, Bruni-Lucini, scempio e ritardi sono imputabili a loro - si legge nel documento dei leghisti comaschi - Imbarazzo in casa Lega per la lettera di Maroni sulle paratie? No, nessun imbarazzo in casa Lega! Anzi, se qualcuno pensa di utilizzare una presunta divisione Maroni-Salvini sul tema paratie per coprire e deviare le evidenti incapacità degli ultimi due sindaci di Como, Stefano Bruni di Forza Italia e Mario Lucini del Pd, si sbaglia di grosso! Il problema di Como e dei comaschi non sono né Maroni né Salvini, ma due sindaci, Bruni prima e Lucini poi, che hanno ridicolizzato la città di Como davanti al mondo intero con la questione paratie. Prima realizzando il muro, Bruni; e poi individuando una soluzione, la terza perizia di variante con Lucini, bocciata dall'Anticorruzione". Insomma, la Lega di Como sfodera il randello dapprima contro gli ex alleati di governo a Palazzo Cernezzi e poi contro il sindaco attuale.

giunta-como-13lug15"Lucini è all'ultimo grado di giudizio - prosegue la nota - O risolve il problema paratie come aveva annunciato in campagna elettorale oppure sarà definitivamente condannato politicamente e ci penseremo noi a restituire ai comaschi il proprio lago come auspicato da Salvini. Salvini ha perfettamente ragione, auspica infatti quello che ogni comasco vorrebbe: riappropriarsi del proprio lago in tempi rapidi senza ulteriore spreco di denaro pubblico, così deve essere e così sarà. Al presidente Maroni va il ringraziamento nostro e di tutti i comaschi per aver fatto quello che il precedente governatore di Regione Lombardia (Roberto Formigoni ndr) del PdL aveva annunciato ma mai mantenuto: recuperare e stanziare i soldi per i comaschi per completare lo scempio e la vergogna del lungo lago di Como. Maroni aveva promesso le risorse in campagna elettorale nel 2013 e le risorse sono state trovate e stanziate".

sopralluogo-paratie-7giu15-1"Si faccia quello che deve essere fatto senza ulteriori sprechi e senza ritardi nel rispetto delle normative e se ancora una volta ci troveremo di fronte all'ennesimo "stop" per colpa dell'incapacità dell amministrazione di sinistra di Como - conclude lo stato maggiore del Carroccio lariano - allora a quel punto non ci saranno scuse o alibi se non prendere atto del fallimento del sindaco del Pd ed evitare lo spreco di ulteriore denaro pubblico.

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