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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Paratie e lungolago setacciati palmo a palmo dall'Anticorruzione. Ora il countdown

Un quarto d'ora circa dopo le 15, i cancelli d'accesso al cantiere delle paratie - sul lato di Sant'Agostino - si sono riaperti. Non per la ripartenza dei lavori, però, bensì per dare il via all'ispezione dei due ispettori dell'Autorità...

Un quarto d'ora circa dopo le 15, i cancelli d'accesso al cantiere delle paratie - sul lato di Sant'Agostino - si sono riaperti. Non per la ripartenza dei lavori, però, bensì per dare il via all'ispezione dei due ispettori dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, accompagnati da altrettanti finanzieri del Nucleo speciale di tutela dei mercati, lungo tutta l'area dei lavori. Che, effettivamente, è stata battuta palmo a palmo per tutto il lungolago, sia nella parte ancora ridotta a un cumulo di macerie, sia in quella riaperta grazie agli "Amici di Como". Compresa pure una tappa all'interno della base logistica, tra la passeggiata e i giardini a lago, dove sono stoccati molti materiali asportati nelle fasi di scavo iniziali.

A fare da guide obbligate, per così dire, i due dirigenti comunali Antonio Ferro (responsabile unico del procedimento paratie) e Pietro Gilardoni (direttore dei lavori), oltre a un gruppo di tecnici che ha seguito direttamente lo svolgimento dell'opera. E dunque, ecco che il gruppo ha ispezionato, realizzato video, immagazzinato foto su tutto: dalle palancole ben visibili al di sopra della superficie del lago, alla scala verso i giardini che sta cedendo, dalle fessure in alcuni fabbricati sul lungolago (molta attenzione è stata dedicata al Metropole Suisse), fino alle poche parti realizzate (l'area Navigazione all'imbocco della passeggiata Amici di Como). Il tutto inframezzato da conciliaboli, scambi di domande e risposte, grandi braccia protese a indicare punti più o meno precisi dell'area di cantiere. Il tutto, in un clima in apparenza molto disteso e collaborativo.

Novità vere e proprie? Praticamente nessuna, ma questo non deve sorprendere. Tra le tante giornate di confronto tra Anac e tecnici comunali, il pomeriggio di oggi ero quello certamente più didascalico e meno incisivo. Servirà comunque ad Autorità e Finanza per avere idee più chiare nel rapportare le paratie e il nuovo lungolago come sono stati progettati e cambiati negli anni (passando anche a costare 33 milioni dai 15 originari) con lo stato di fatto esistente.

Domani, a quanto si è potuto apprendere, potrebbe svolgersi il terzo round Anca-Comune, ma ancora una volta al chiuso degli uffici. Potrebbe essere l'ultima giornata, prima del rientro a Roma delle delegazioni romane. A quel punto scatterà davvero il conto alla rovescia che porterà alla "sentenza" dell'Autorità Anticorruzione sui tanti nodi aperti (o almeno noti): la legittimità dei molti incarichi privati assegnati a professionisti esterni, la reale possibilità che sia sempre Sacaim a svolgere i lavori nonostante si fosse aggiudicata un appalto che valeva la metà della cifra nel 2006, l'eventualità che la terza perizia debba andare in gara oppure possa essere appunto realizzata in continuità. Quest'ultimo, in particolare, è il punto che fa tremare i polsi a Palazzo Cernezzi: lo stop per un nuovo maxi-appalto utile alla realizzazione delle ultime opere idrauliche e alla sistemazione architettonica del lungolago potrebbe determinare un enorme allungamento dei tempi. E alle elezioni comunali mancano soltanto 2 anni.

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