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Cronaca

Gara "truccata", l'ok di Gilardoni per la parcella ad Anselmo pochi giorni prima dell'arresto

E' certamente vero che 27 giorni fa la bufera giudiziaria che ha travolto il Comune di Como e in particolare i dirigenti Antonio Ferro e Pietro Gilardoni, rispettivamente ai domiciliari e in carcere, non era prevedibile almeno dai diretti...

E' certamente vero che 27 giorni fa la bufera giudiziaria che ha travolto il Comune di Como e in particolare i dirigenti Antonio Ferro e Pietro Gilardoni, rispettivamente ai domiciliari e in carcere, non era prevedibile almeno dai diretti interessati. Ma oggi, alla luce della clamorosa inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Como, appare obiettivamente un po' straniante apprendere che Palazzo Cernezzi proprio tramite l'ok di Gilardoni abbia pagato la parcella per l'incarico esterno finito sotto la lente della magistratura giusto 20 giorni prima dello tsunami.

pietro-gilardoni-dirigenteSi tratta di quello assegnato a Virgilio Anselmo indagato nella stessa inchiesta che ha portato agli arresti di Gilardoni in relazione alla "turbativa d’asta per aver colluso l’esito della gara pubblica per l’affidamento del servizio di progettazione definitiva-esecutiva specialistica di natura idraulica e fognaria nell’ambito della redazione del progetto finalizzato alla realizzazione della fognatura Sant’Agostino e zona Lungolago con l’ingegnere Virgilio Anselmo titolare dello studio Anselmo Associati". Un incarico che emerse proprio qui, con questo articolo, suscitando qualche scalpore poiché assegnato da Gilardoni già dopo che Anac sollevò con forza il tema dell'artificioso spacchettamento degli incarichi assegnati dal Comune a diversi professionisti - tra i quali lo stesso Anselmo - per evitare una gara pubblica sin dal 2013.

procura-paratie-piacente-addesso-mag16Infatti Anselmo ottenne un primo incarico diretto dal Comune 3 anni fa per una cifra di 37mila euro. E poi, alla fine dello scorso anno, da Palazzo Cernezzi arrivò quello per la fognatura di Sant'Agostino e della zona del lungolago citato nell'inchiesta, questa volta per 20mila euro. Proprio questo è finito nell'indagine condotta dal pm Pasquale Addesso, poiché a detta del pm il bando per l'affidamento nacque "attraverso la predisposizione congiunta (con l'amministrazione, ndr) del bando di gara, concordando con lo stesso Anselmo la somma da indicare nella offerta al ribasso (avanzata dall’Anselmo) in tal modo consentendogli di aggiudicarsi la gara pubblicata sulla piattaforma regionale SINTEL il 18 dicembre 2015". Insomma, un gara completamente truccata - secondo il pm.

A fronte di tutto questo - anche se, come già detto, quel giorno l'inchiesta ancora non aveva prodotto i suoi devastanti effetti visibili, sebbene le accuse Anac sugli incarichi fossero note dall'8 gennaio e la Procura avesse condotto il blitz in Comune del 19 gennaio anche per indagare su questo tema - ecco che in due tranche, una da 17mila e 200 euro del 30 aprile scorso e una seconda da 2.900 euro del 10 maggio (l'atto ufficiale è però pubblico da ieri) l'amministrazione ha concesso il corrispettivo da 20mila euro ad Anselmo. E l'atto è firmato proprio da Pietro Gilardoni.

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