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Ospedale di Cantù: l'iPad in corsia cura l'ansia dei bambini

Cantù. L'Ipad in ospedale può curare l'ansia dei bambini in fase pre-operatoria? Gianmario Monza, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, è convito di sì. E le può curare raccontando...

Cantù. L'Ipad in ospedale può curare l'ansia dei bambini in fase pre-operatoria? Gianmario Monza, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, è convito di sì. E le può curare raccontando favole. L’iniziativa è stata presentata stamattina all’interno del presidio canturino, insieme al dottor Lupia, al direttore generale Marco Onofri e al presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, Angelo Porro, che ha donato quattro iPad all’ospedale proprio per supportare questo progetto. L’idea è quella di smorzare in maniera significativa l’ansia pre-operatoria sia dei bambini che dei genitori. I bambini, infatti, vedendo i loro genitori in apprensione entrano in una fase di ansia che spesso, nel post-operatorio, genera disturbi non indifferenti come incubi, ansia da separazione, disturbi alimentari ed enuresi notturna.

L’idea, dunque, è quella di proporre ai piccoli pazienti favole per distrarli. Dapprima le favole erano presentate sull’iPhone, oggi sull’iPad. Sono già stati effettuati 174 interventi a Cantù usando questo approccio, su bambini che vanno dai 3 ai 12 anni e principalmente per interventi odontoiatrici e ortopedici. I bambini entrano 10 minuti prima in sala operatoria, guardano le favole inserite all’interno del loro iPad e, attratti dalla favola o dalla musica (per i più grandicelli), si distraggono riuscendo a isolarsi quasi completamente. A testimonianza di come il metodo renda meno invasivo l’intervento chirurgico, è intervenuta stamattina anche la signora Cristina Colelli, madre del piccolo Giosuè, raccontando ai presenti la sua personale esperienza. Il bambino, infatti, completamente distratto dall’Ipad, è riuscito a metabolizzare l’intervento chirurgico in brevissimo tempo. Un’idea semplice ma allo stesso tempo geniale.

Irene Savasta

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