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Cronaca

Ecco Orsenigo: "Basta flagellazioni, Pd sia guida forte e orgogliosa. Lucini? Siamo con lui"

E alla fine arriva Angelo Orsenigo. Ovvero, il candidato a oggi più accreditato per diventare il prossimo segretario provinciale del Partito Democratico, succedendo a Savina Marelli. La corsa sullo sfidante, cioè l'ex numero 2 del Pd e consigliere...

E alla fine arriva Angelo Orsenigo. Ovvero, il candidato a oggi più accreditato per diventare il prossimo segretario provinciale del Partito Democratico, succedendo a Savina Marelli. La corsa sullo sfidante, cioè l'ex numero 2 del Pd e consigliere comunale a Cavallasca, Riccardo Gagliardi, si concluderà entro il 15 dicembre prossimo con il voto in sede di assemblea provinciale (55 componenti, serve la maggioranza dei 29; all'ultimo voto sul metodo di elezione per il nuovo segretario la componente pro Orsenigo ha raccolto 25 preferenze, l'avversario 20, al netto delle assenze).

Sindaco di Figino dal 2009, fino a venerdì scorso responsabile Enti locali del partito, Orsenigo ha presentato ufficialmente oggi la propria candidatura. E non sono mancati squilli politici significativi, dopo il lungo silenzio ("Frutto di una scelta") delle scorse settimane, quando già infuriavano le schermaglie. sdr"La parola che abbiamo scelto come filo conduttore è "riattivare" (un immancabile hashtag a dire il vero, ndr) - ha premesso Orsenigo - Significa rilanciare il partito a tutti i livelli, ripartire con entusiasmo, con la capacità di dare anche emozioni a circoli, iscritti, amministratori e simpatizzanti ma tenendo e portando avanti quanto di buono fatto dalla precedente segreteria provinciale. Andremo in tutte le 8 aree del territorio in cui abbiamo suddiviso la provincia e illustrerò la mia idea di partito e di azione politica, pronto ad ascoltare e recepire altri contributi e suggerimenti. Stiamo lavorando a un programma con un bel gruppo di giovani, ma si tratta di una base che sarà integrata e affinata durante il percorso". Generiche introduzioni a parte, la polpa è venuta subito dopo. E rispetto a Gagliardi, che nel suo documento ha puntato molto sul rapporto con i circoli, Orsenigo mira a una veste per così dire più "istituzionale". Sono gli amministratori - e da ex responsabile degli Enti Locali va capito - il suo primo target. gagliardi-pd"Bisogna tenere presente che il Pd oggi raccoglie molti consensi, è il primo in provincia e a livello amministrativo, tra iscritti e simpatizzanti che fanno riferimento alla nostra area, abbiamo un patrimonio di 222 amministratori tra sindaci, assessori, consiglieri. Ecco, io vorrei che il Pd fosse il riferimento, la guida di questa vasta area, per essere ancora più incisivi e accompagnando i Comuni alle scadenze del voto". A questo punto, il sindaco di Figino è sembrato voler demarcare una differenza netta nella comunicazione verso il popolo dem. Mentre Gagliardi ha puntato molto sulla chiamata dei delusi dalla segreteria provinciale uscente, di cui sono stati elencati con durezza limiti ed errori, Orsenigo ha virato completamente sull'orgoglio e sul sentimento di appartenenza al partito.

"Il Pd c'è e vorrei fosse sempre l'interlocutore per il confronto sui temi di tutto il territorio. Vorrei trasmettere quell'entusiasmo che ci deve appartenere perché non possiamo passare soltanto il tempo ad autoflagellarci e consumarci in mille discussioni interne - ha affermato Orsenigo - Dobbiamo andare fieri di questo partito, superiamo la fase introspettiva, proponiamoci come riferimento autorevole e presente per tutta la provincia. Il documento di Gagliardi? Esprimeva un punto di vista più pessimistico, nel complesso. Io mi ritrovo di più nelle posizioni del sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni. Ho una visione più positiva del partito, in sostanza".

lucini-fascia-tricolore-2Impossibile, in vista del cruciale anno 2017 ("Quando comunque si terrà il congresso vero e proprio"), non fare un accenno alla situazione del capoluogo. "In città l'obiettivo è riconfermare la vittoria del 2012, certamente. Con Lucini o senza? Con lui, se ci darà la disponibilità a un secondo mandato. Il primo, di solito, serve sempre a gettare le basi per un lavoro che si conclude nei 5 anni seguenti. Quindi se il sindaco di Como sarà disponibile alla ricandidatura, il discorso si chiude lì e noi saremo con lui. Altrimenti credo che sarebbe giusto valutare la strada delle primarie per la scelta del nuovo candidato per Palazzo Cernezzi". Un passaggio anche sulla campagna in atto da parte del Comitato No Pedaggio, con una sottigliezza. Garantendo pieno appoggio alla battaglia in atto, con grande finezza Orsenigo ha affermato - per puro caso o con lucida scelta della forma - che "il sindaco Lucini e la presidente Livio l'hanno avviata" senza cenni al primo cittadino di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri (comunque non tesserato Pd), tra i primissimi animatori del tutto.

Sfumature a parte, ora il derby democratico comincia sul serio. Il risultato arriverà, più o meno, sotto l'albero di Natale.

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