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Nuovo piano anticrisi: il Comune aiuta le famiglie con 265mila euro

E' stato presentato oggi in conferenza stampa a palazzo Cernezzi dall'assessore Ezia Molinari il nuovo piano anti crisi per aiutare le famiglie di Como in difficoltà economica. Il fondo messo a disposizione quest'anno è aumentato rispetto a quello...

E' stato presentato oggi in conferenza stampa a palazzo Cernezzi dall'assessore Ezia Molinari il nuovo piano anti crisi per aiutare le famiglie di Como in difficoltà economica. Il fondo messo a disposizione quest'anno è aumentato rispetto a quello del 2009 di ben il 55%: è passato da 171mila euro a 265mila euro. Ma ci sono delle differenze. L'anno scorso erano stati istituiti i voucher sociali che quest'anno sono stati soppressi. Il piano anticrisi, insomma, è stato rimodulato sulla base di tre diverse tipologie di interventi d'aiuto.

Gli aiuti - Sono di tre tipi diversi e riguardano interventi relativi al lavoro, cioè attivazione di borse lavoro per un ammontare totale di 60mila euro; politiche a sostegno dell'abitare e del vivere quotidiano, con erogazione di contributi fino a 500 euro per fare fronte alle spese delle utenze domestiche (gas, elettricità, ecc.) e fino a 1.500 euro per pagare l'affitto della casa; infine il cosiddetto "prestito sull'onore" che permette alle famiglie di non entrare nel circuito assistenziale, ma di fare fronte a precise e occasionali difficoltà economica con un prestito a tasso zero erogato dal Comune di Como.

Come si accede - Il regolamento e il bando di accesso ai contributi stanziati con il piano anti crisi è scaricabile dal sito del comune di Como www.comune.como.it o reperibile presso lo sportello Urp di Palazzo Cernezzi. Ad ogni modo, fondamentali sono i parametri di reddito (verrà verificata la dichiarazione Isee). Le famiglie interessate ad accedere alle borse lavoro dovranno dimostrare lo stato di disoccupazione o cassa integrazione a partire dal 2008.

I numeri del 2009 - Nel 2009 le famiglie che hanno avuto accesso agli aiuti del piano anticrisi sono state in tutto un centinaio. Precisamente, entro il temine del 31 luglio (primo bando) erano pervenute 40 istanze, delle quali ne sono state accolte 37. Di queste 37 solo 2 riguardavano la richiesta di borse lavoro, mentre le altre chiedevano i voucher sociali. Nel secondo bando del 2009 con scadenza a ottobre sonostate presentate invece 79 istanze, 64 per i voucher e 15 per le borse lavoro.

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