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Nuovo micro-giallo su Libeskind. Ma partono i lavori

L'inizio dei lavori sulla diga foranea per l'ampliamento del tondello e la successiva collocazione del monumento di Daniel Liberskind si avvicina sempre più, a dispetto di un piccolo giallo che sta segnando le ultime ore. In particolare non è...

L'inizio dei lavori sulla diga foranea per l'ampliamento del tondello e la successiva collocazione del monumento di Daniel Liberskind si avvicina sempre più, a dispetto di un piccolo giallo che sta segnando le ultime ore. In particolare non è chiaro come mai il Consorzio Como Turistica non abbia ancora firmato il contratto definitivo con il Comune di Como, di fatto l'ultimo documento utile per avviare le macchine sulla “Piero Caldirola”. Un mini ritardo sulla tabella di marcia sostanzialmente imprevisto, poiché – al di là delle questioni tecniche e politiche emerse in questi mesi – le basi dell'accordo contrattuale tra privati e amministrazione non sono mai mutate nel corso del tempo. Eppure, a dispetto dell'intesa anche sulla famosa fidejussione di garanzia chiesta da Palazzo Cernezzi al Consorzio – documento depositato a metà della settimana scorsa - le firme non sono ancora arrivate. Colpo di scena clamoroso alle viste? A quanto risulta a noi, assolutamente no. Anche se le poche indiscrezioni possibili parlano della volontà del Consorzio Como Turistica di passare nuovamente al microscopio le carte, soprattutto sulla questione dello sfruttamento anche commerciale dell'immagine della diga e del monumento di Libeskind una volta concluso l'intervento. Per questo, negli ultimi giorni avvocati e specialisti in materia hanno girato e rigirato contratti e relazioni, al fine di stabilire con chiarezza chi potrà fare e che cosa una volta che il monumento svetterà sul tondello rifatto.

Le probabilità che eventuali dubbi possano in qualche modo bloccare l'operazione, comunque, sono inferiori allo zero. Anzi, di più: a dispetto del notevole ritardo accumulato sulla tabella di marcia originaria, sembra che il Consorzio Como Turistica e gli Amici di Como (che donano l'opera) siano tutto sommato convinti di riuscire ancora a tagliare il nastro entro la fine di aprile, prima dell'inaugurazione di Expo (Primo maggio 2015) o almeno contestualmente.

Entro mercoledì-giovedì al massimo, comunque, privati e Comune si siederanno di nuovo allo stesso tavolo. In caso di probabilissimo accordo finale, forse addirittura il giorno stesso o comunque poche ore dopo partirà il cantiere.

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