rotate-mobile
Cronaca

No al pedaggio in Tangenziale: il mondo dell'economia comasca con il Comitato

Una riunione a porte chiuse a Palazzo Cernezzi per pianificare la "fase 2" dell'attacco al cuore del pedaggio per la (mezza) Tangenziale Como-Villa Guardia. Di fronte, i sindaci di Como, Mario Lucini, e di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri - tra...

Una riunione a porte chiuse a Palazzo Cernezzi per pianificare la "fase 2" dell'attacco al cuore del pedaggio per la (mezza) Tangenziale Como-Villa Guardia. Di fronte, i sindaci di Como, Mario Lucini, e di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri - tra i primi animatori del Comitato No Pedaggio - e una lunga serie di rappresentanti delle associazioni di categoria del territorio. Confronto più tecnico che politico, dunque, finalizzato soprattutto a rendere ancora più capillare la raccolta firme contro il balzello di 60 centesimi teoricamente da pagare sin dal prossimo primo novembre per i 2,4 chilometri in questione. Se, da un lato, alcune associazioni (Confcommercio e Cna in primis) hanno già da tempo aperto i propri uffici ad associati e cittadini in genere che volessero dare una mano alla petizione contro il pedaggio, oggi è emerso che le porte aperte per protestare contro i 60 centesimi potrebbero essere breve molte di più.

Dal tavolo di oggi in Comune, infatti, è arrivato il sostegno aperto all'iniziativa contro il balzello da parte di tutte le associazioni di categoria presenti (comprese quelle sindacali, sebbene già con impegno diretto di Uil e Cisl, e in attesa di una posizione ufficiale della Cgil che dovrebbe arrivare mercoledì). Confesercenti, Acus e autotrasportatori sono parsi i più decisi a contribuire da subito fattivamente alla raccolta delle firme, in seguito anche altre associazioni - ad esempio Ance e industriali - potrebbero unirsi.

"Dopo la precedente presa di posizione del Tavolo per la competitività - ha sottolineato Alberto Gaffuri - oggi si è manifestato l'interesse aperto di tutte le associazioni presenti per l'iniziativa messa in campo dal Comitato. Ora vedremo nel concreto come gestire il loro supporto, diretto o indiretto. Domani, Giuseppe Doria invierà a tutti i partecipanti la petizione, poi vedremo come organizzare il tutto. Intanto, siamo a quota 2mila firme e noi continueremo a perseguire il nostro obiettivo di evitare l'introduzione del pedaggio perché in tutta Italia non si paga per un tratto intermedio di Tangenziale come è, a oggi, quello di Como senza secondo lotto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

No al pedaggio in Tangenziale: il mondo dell'economia comasca con il Comitato

QuiComo è in caricamento