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'Ndrangheta, costi, espropri e paesaggio ferito: i timori dei cittadini per la variante della Tremezzina

In un gremito atrio dell'istituto comprensivo di Ossuccio mercoledì sera i cittadini dell'Unione dei Comuni della Tremezzina hanno potuto non solo ascoltare l'illustrazione del progetto della variante della Tremezzina, ma anche formulare domande...

In un gremito atrio dell'istituto comprensivo di Ossuccio mercoledì sera i cittadini dell'Unione dei Comuni della Tremezzina hanno potuto non solo ascoltare l'illustrazione del progetto della variante della Tremezzina, ma anche formulare domande, esprimere osservazioni e, soprattutto, manifestare le proprie paure e perplessità sulla realizzazione della maxi infrastruttura viabilistica.

Il sindaco Mauro Guerra ha dovuto rapportarsi con numerosi cittadini che si sono mostrati molto diretti e decisi nel comunicare i loro dubbi. Del resto, sebbene fossero presenti anche dirigenti dell'amministrazione provinciale per illustrare tecnicamente il progetto, è Guerra a incarnare per gli abitanti della Tremezzina il riferimento politico della famosa "variante". In campagna elettorale, infatti, l'infrastruttura viabilistica è stata uno dei punti cardine del suo programma politico e amministrativo. variante-tremezzina-preesentazione-1

Impatto paesaggistico e acustico sono tra le prime preoccupazioni dei cittadini: temono che l'opera della "variante" possa provocare danni al paesaggio e rovinare le bellezze di alcuni luoghi. C'è anche chi ha parlato di 'Ndrangheta "perché in Italia sappiamo che la criminalità organizzata ha le mani sugli appalti per i lavori di rimozione e trasporto di materiali da smaltire, come la terra che verrà scavata per fare le gallerie della variante della Tremezzina".

Si è parlato anche dell'opportunità di indire un referendum. Del resto proprio di referendum parlava Guerra in campagna elettorale. "Io non ho problemi - ha detto il sindaco della Tremezzina - a organizzare un consultazione referendaria. L'importante è che ognuno di noi cittadini si assuma le sue responsabilità visto che di questa opera se ne parla da trent'anni e finalmente è stata inserita tra le opere finanziate, con 210 milioni di euro, dal decreto "sblocca Italia". La Regione ha già stanziato altri 25 milioni. Il resto (in totale il costo è di oltre 300 milioni di euro, ndr) si troverà se e quando l'iter amministrativo sarà completato e la popolazione avrà davvero deciso di volere questa opera".

In qualcuno è ancora troppo viva la ferita del lungolago di Como a causa dell'infinito cantiere delle paratie: "A Como non si è trovato un responsabile per quanto accaduto, non vogliamo che si corra questo rischio anche nel caso della "variante", qualcuno deve metterci la faccia e prendersi le responsabilità".

Anche gli espropri fanno paura. Guerra ha assicurato che Anas, che realizzerà la nuova arteria si interfaccerà con ogni singolo cittadino che si presume verrà espropriato, per verificare ogni singola situazione. Intanto la Cgil di Como ha garantito che ogni suo associato che rientra nell'elenco dei probabili espropriati avrà l'assistenza legale da parte del sindacato.

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