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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sgabelli in aula, Cesareo (Pd): "Mi vergogno per Rapinese". Lui: "Si vergogni di come governano"

Senza colpi di scena, il consiglio comunale lampo di ieri sera - un'ora e 16 minuti netti tra appello e fine seduta - sarebbe passato (giustamente) inosservato visti gli argomenti discussi a tempo record (la proroga, dopo 6 mesi già trascorsi, per...

Senza colpi di scena, il consiglio comunale lampo di ieri sera - un'ora e 16 minuti netti tra appello e fine seduta - sarebbe passato (giustamente) inosservato visti gli argomenti discussi a tempo record (la proroga, dopo 6 mesi già trascorsi, per la vita della Commissione Statuto, una mozione di Alessandro Rapinese per segare gli sgabelli di giunta e consiglio in polemica contro le panchine senza schienale posate in viale Geno, due interrogazioni su casetta del lungolago e taglio dei vigili tributari della capogruppo di Ncd, Laura Bordoli). Poi, però, è spuntato un post su Facebook della consigliera del Partito Democratico, Andrée Cesareo.

Andree CesareoLa quale, testualmente, ha affidato al social questo pensiero: "Il punto più basso del consiglio comunale di Como. Il consigliere Rapinese propone e fa discutere al consesso una mozione sul cambio delle sedie della sala consiliare. Vi prego, ditemi che è un incubo. Ho vergogna io per lui". Parole durissime, riferite ovviamente alla già citata mozione che - con l'obiettivo di stigmatizzare le famose panchine senza schienale - invitava il sindaco e l'assessore Daniela Gerosa "a segare tutti gli schienali delle sedie/poltrone di Palazzo Cernezzi in dotazione a consiglieri, assessori e sindaco oppure a sostituirle con sgabelli".

"Un piccolo spunto provocatorio - ha dichiarato ieri sera Rapinese (Adesso Como) in fase di illustrazione - che dimostra la mancanza di dialogo dell'amministrazione con la cittadinanza, visto che non si è pensato alla scomodità ad esempio per gli anziani che si recano in viale Geno per riposarsi o leggere comodamente il giornale".

La mozione, alla fine, è stata bocciata con 18 voti contrari (2 i favorevoli e 3 le astensioni), non prima però di alcuni momenti di discussione, con la consigliera Anna Veronelli che - citando la scienza nota come "andragogia" - ha ipotizzato l'eventuale beneficio sull'attenzione delle persone con il posizionamento di sgabelli al posto delle poltrone, pur ponendo il problema per le schiene, e il segretario generale che ha espresso formali dubbi sull'ipotesi materiale del taglio degli schienali delle sedie consiliari contenuta nella mozione perché "sarebbe istigazione al danneggiamento del patrimonio". In mezzo a tutto questo, ecco Andrée Cesaro indicare in quel dibattito "il punto più basso del consiglio comunale di Como", con l'aggiunta del "mi vergogno per Rapinese".

alessandro-rapinese-in-consiglioIl quale - dopo un renziano "Cesareo chi? In 3 anni sarà intervenuta in aula sì e no 2-3 volte" - risponde: "Mi stupisce che Andrée Cesareo abbia scoperto solo ora il sentimento della vergogna, che forse sarebbe servito prima per giudicare con onestà il nulla prodotto dalla sua maggioranza e dalla sua giunta in città, come dimostrano Ticosa, paratie e Politeama, oltre a tutti i problemi rimasti irrisolti esattamente come quando vinsero le elezioni. Si vergogni di come il Pd governa la città, piuttosto che per me che, con o senza sgabelli, la schiena diritta ce l'ho".

Così - con un ulteriore intervento di Anna Veronelli che ha sottolineato come "alle 22 già finisce il consiglio comunale, durato un'ora e un quarto e costato qualche migliaio di euro (3mila la stima, ndr) - la seduta di ieri si è sciolta. Termine non soltanto metaforico, forse.

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