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Cronaca A36

Motocross illegale nel "cantiere della morte": denunciati giovani comaschi

È lo stesso luogo sulla Pedemontana dove lo scorso 12 marzo ha perso la vita uno studente di Cermenate

Salti, frenate e sgommate nell'area di cantiere della Pedemontana. È lo stesso cantiere dove lo scorso 12 marzo ha perso la vita uno studente di 16 anni di Cermenate. Un'area da tempo segnalata come teatro di manovre pericolose fuoristrada da parte di giovani centauri che non tengono conto non solo del fatto che si tratti di una proprietà privata ma anche delle insidie che quest'area nasconde, non essendo idonea per fare motocross. 

Dopo l’intervento di fine agosto, anche nello scorso fine settimana, in seguito a una nuova denuncia della società Autostrada pedemontana lombarda s.p.a. i carabinieri della stazione di Lentate sul Seveso hanno identificato e denunciato 7 giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni che sono stati trovati a Lazzate in via Fratelli Rosselli all’interno dell’area recintata dell’ex campo base del cantiere utilizzato durante le fasi di realizzazione dell'autostrada.
 
I giovani sono quasi tutti residenti in provincia di Como (Senna Comasco, Cavallasca, Cantù, Capiago Intimiano) tranne uno residente in Brianza (Misinto). Gli stessi sono stati colti mentre assistevano alle pericolose manovre che altri ragazzi stavano effettuando con le rispettive moto e ciclomotori. Nella circostanza, i giovani che erano in moto sono riusciti a scappare percorrendo vie di fuga sterrate e attraversando i varchi aperti nella recinzione. Sono in corso accertamenti volti all’identificazione.
 
 

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