È morto Gianni Clerici, giornalista comasco e grande esperto di tennis: aveva 91 anni

È morto all'età di 91 anni Gianni Clerici, giornalista, telecronista e scrittore dopo essere stato un tennista da giovane. La sua salute era peggiorata dopo un ictus avuto nel 2020. Clerici è nato a Como il 24 luglio del 1930 ed è mancato oggi 6 giugno 2022 a Bellagio. Era considerato uno dei maggiori esperti di tennis del mondo, tanto che per il numero e la qualità delle sue pubblicazioni è stato inserito nel 2006 nella International Tennis Hall of Fame, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli. 

A 91 anni Gianni Clerici è morto troppo giovane

Clerici era stato anche un tennista con risultati non eclatanti. Nel 1953 la sua unica partecipazione a Wimbledon: raggiunse Church Road dopo un lungo viaggio in macchina e venne sconfitto subito al primo turno. In quegli anni '50 aveva già iniziato a scrivere sulla Gazzetta dello Sport. Poi nel 1956 la grande occasione sul Giorno, in una redazione sportiva di livello assoluto con Gianni Brera come caporedattore. Dal 1988 ha poi iniziato a collaborare con Repubblica. E poi le telecronache: Telecapodistria, poi Tele+ e infine Sky Sport, spesso in coppia con Rino Tommasi. Ha scritto di tutti i grandi campioni: da Tilden fino all'epoca di Federer, Nadal e Djokovic.

Le parole del sindaco Landriscina

Esprimo il mio sincero cordoglio a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città per la morte di Gianni Clerici, tennista, giornalista e scrittore, che a questo sport ha dedicato l’attività di tutta la vita. Lo scorso dicembre lo abbiamo insignito dell’Abbondino d’Oro per l’anno 2020 nella categoria dei benemeriti per le scienze, lettere ed arti, riconoscendogli, attraverso la massima onorificenza cittadina, i grandi meriti conquistati nella sua carriera sportiva, da esperto scrittore e da giornalista stimato e accreditato a livello nazionale e internazionale. Voglio quindi porgere le condoglianze della città di Como ai suoi cari, ricordandolo con la motivazione ufficiale cha ha accompagnato la sua premiazione: «Per aver saputo raccontare per cinquant’anni il tennis come nessuno aveva fatto prima, con competenza rara, passione, ironia e originalità. ‘Scrittore prestato allo sport’, drammaturgo, dalla poetica ‘ansiosa e ferma’, ha conquistato la scena internazionale, entrando nella Tennis Hall of Fame, con le radici ben piantate nelle tenui atmosfere del suo lago».