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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mognano, rifiuti pericolosi: auto rotte, amianto e liquami. Sequestrata un'intera area e denunciate 3 persone

Oltre alle automobili dismesse sul terreno sparse ovunque batterie, materiale contenente amianto e fusti di olio

Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Como e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, a seguito di indagini, ha posto sotto sequestro un capannone adibito ad officina e l’area ad esso circostante, ubicati in località Mognano in comune di Como, sulla quale sono stati rinvenuti circa 40 veicoli e diversi motoveicoli per lo più fuori uso e in pessime condizioni.

Nell’area, oltre ai veicoli, erano sparse direttamente sul terreno naturale senza protezione dagli agenti atmosferici diverse tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti principalmente da motori, fusti dell’olio, pneumatici, batterie esauste di auto, apparecchiature elettriche ed elettroniche, materiale contenente presumibilmente amianto, materiali isolanti ed altro.
In più punti il personale operante ha anche osservato fuoriuscite di olio dalle parti di veicoli fuori uso abbandonate sul terreno. All’interno del capannone è stata invece rinvenuta una stufa artigianale nella quale venivano usati quale combustibile anche oli minerali esausti.

rifiuti pericolosi 2-2

L’area, già estremamente degradata, era stata inoltre recentemente interessata da consistenti movimentazioni di terra e materiali inerti provenienti da demolizioni edili a ridosso del muro di contenimento della strada sottostante.

Per le violazioni sopra descritte tre persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Como per il reato di gestione illecita di rifiuti pericolosi previsto dal D.Lgs. 152/2006.
Il fatto verrà segnalato agli enti amministrativi interessati ai sensi della normativa vigente per l’adozione dei provvedimenti di relativa competenza finalizzati all’imposizione della bonifica dell’area ed al ripristino dello stato dei luoghi.

Le indagini erano scaturite a partire dall’avvistamento di una colonna di fumo intenso visibile a distanza. L’intervento dei Carabinieri Forestali ha così permesso di porre fine all’attività di trattamento non autorizzato di veicoli fuori uso praticata da diversi anni in un’area dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della vigente normativa in materia di tutela del paesaggio.

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