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Cronaca

Mi avete mandato a Villa Olmo. Il degrado c'è. Ma questo articolo vi deluderà

Ieri mi avete segnalato in moltissimi le foto scattate da un cittadino sul degrado che affligge una parte del parco di Villa Olmo. Visto l'alto numero di contatti, evidentemente significativo di un forte interesse per la questione, come...

Ieri mi avete segnalato in moltissimi le foto scattate da un cittadino sul degrado che affligge una parte del parco di Villa Olmo. Visto l'alto numero di contatti, evidentemente significativo di un forte interesse per la questione, come promesso direttamente ad alcuni di voi sono andato sul posto per verificare di persona.

Ebbene, le indicazioni originarie si sono rivelate assolutamente veritiere: esiste un angolo del compendio, segnatamente - guardando la facciata della dimora - il lato destro accanto all'ex ristorante, dove la presenza di rottami, sporcizia e pattume è concreta. Così come, in quella sorta di piccola grotta che si incontra salendo verso il Tempio dell'Amore, nel parco alle spalle della villa, ci si imbatte davvero (da anni) nella carcassa di un vecchio motorino abbandonato. Vi è poi, ma meglio delle parole è guardare la fotogallery in fondo alla pagina, il solito contorno di cartoni, bottiglie, sporcizia assortita e, tornando alla zona adiacente l'ex ristorante, un maxi-frigorifero abbandonato, mobili e lastre metalliche. Uno schifo, preso in sé, non c'è dubbio. Ma qui, purtroppo, devo fermarmi. E, probabilmente, deludere qualcuno di voi, anche tra i più affezionati.

Il perché è semplice. E' verissimo che quella serie di schifezze e rottami che punteggia alcuni metri quadri defilati di Villa Olmo non dovrebbe in alcun modo esistere. E speriamo che questo breve articolo possa contribuire ad accelerare i tempi dello smaltimento di frigo e mobilia accatastata ai bordi del parco. Però questa volta non mi sento di fare di tutta Villa Olmo un freezer. Perché, a parte che l'intero comparto, a partire dell'edificio, comincia lentamente a trasformarsi in un cantiere in vista della grande riqualificazione finanziata dalla Fondazione Cariplo, cosa al limite può giustificare qualche "imperfezione" attorno, non mi sento - e parlo in prima persona perché esprimo un punto di vista assolutamente personale - di guardare soltanto il dito e non la magnificenza della luna davanti. La luna in questione è il complesso di Villa Olmo come appariva stamane, certamente un po' fané e con qualche trascuratezza di troppo accumulata negli anni, ma che oggi - 3 marzo 2015 - in una splendida giornata di sole che profuma di primavera era così straordinariamente bella comunque, troppo unica, troppo un regalo del cielo per questa terra, che concentrarmi su un congelatore fuori posto (per quanto orribile) mi è stato davvero impossibile.

Chiedo venia. Alla prossima.

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