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Cronaca

Interrotte le ricerche di Mattia Mingarelli, scomparso in Valmalenco

Proseguono però le indagini per capire cosa sia successo al 30enne di Albavilla sparito dal 7 dicembre

Sono state interrotte le ricerche di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco di Albavilla scomparso in Valmalenco il 7 dicembre 2018, ma non si smette di indagare per cercare di capire cosa sia successo al giovane.
La macchina dei soccorsi ha battuto tutta la zona in cui Mattia è stato visto per l'ultima volta: al lavoro varie squadre anche con l'aiuto dei cani molecolari e dei droni, ma del giovane nessuna traccia. Era spuntato persino un veggente che aveva indicato come pista una cava. Nei giorni scorsi sono stati fatti arrivare i carabinieri subacquei da Genova che hanno scandagliato a lungo le acque gelide del lago Palù, ma è stato tutto inutile.
Il 30enne dopo una giornata di lavoro venerdì 7 dicembre era arrivato a Chiesa Valmalenco dove aveva una baita. Poi, secondo le ricostruzioni, ha incontrato il gestore del rifugio Barchi, poco distante, l'ultima persona ad aver visto Mattia, lo stesso che ha poi consegnato ai carabinieri il cellulare del giovane.
Non si fermano però le indagini degli inquirenti per ricostruire cosa possa essere accaduto al giovane. Nei giorni scorsi l'ennesimo appello di chi conosce Mattia: "Qualcuno ce l'ha portato via", ha scritto un amico su facebook, escludendo categoricamente il gesto disperato o l'allontanamento volontario.
 

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