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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mamhoud Mehdi annegato a 18 anni nel lago di Como: il sogno spezzato di una vita migliore. La sua storia

ll giovane fino a poco tempo fa era ospite di una comunità di accoglienza per minori di Cavenago. Il sindaco: "Dipinto come esemio di serietà, integrazione e impegno"

Era partito dalla Tunisia pieno di sogni, attraversando il Mediterraneo, pochi mesi fa. Era sbarcato a Lampedusa e all'epoca non aveva ancora 18 anni. Parliamo di  Mamhoud Mehdi, il ragazzo che si è tuffato nel lago di Como, all'altezza di viale Geno ai giardini Ramelli e che in questo modo ha perso la vita. Ha lottato tre giorni ricoverato all'ospedale Manzoni di Lecco ma purtroppo non ce l'ha fatta

Fino al compimento del suo diciottesimo anno d'età à stato ospite della comunità per minori Cascina Santa Sofia di Cavenago Brianza ora viveva a Vimercate (sempre in provincia di Monza e Brianza).

Aveva iniziato da poco a lavorare come pizzaiolo con il supporto di un connazionale.

La gita a Como nel suo giorno libero

A Como lunedì era arrivato in compagnia di alcuni amici, per un tuffo nelle acque per sfuggire alla morsa del caldo e trascorrere qualche ora di svago. Mentre nuotava però non è più riemerso ed è scattata la richiesta di aiuto e l'intervento dei soccorsi. A riportare in superficie il ragazzo era stato un agente della Polstrada che si sarebbe tuffato più volte prima di riuscire a individuare il ragazzo in quel tratto di lago. Poi il volo in elicottero in ospedale. E il triste epilogo. I genitori sono stati avvisati ma non abbastanza in fretta per poterlo rivedere almeno una volta. 

"Esempio di impegno, integrazione e serietà"

"Purtroppo  è arrivata la brutta notizia dalla Questura di Como, della tragica e prematura scomparsa di un giovane ragazzo (aveva da poco compiuto 18 anni ) a seguito di un incidente avvenuto nel lago di Como giorni fa. Si tratta di un ragazzo che da circa due mesi aveva lasciato la comunità di cascina Sofia per trasferirsi a Vimercate, luogo in cui un aveva trovato un lavoro stabile; aveva ancora la residenza a Cavenago, quella Cavenago dove spesso tornava perché rimasto profondamente legato a quelle persone che l'avevano accompagnato nel raggiungimento di una vita normale" ricorda il sindaco Davide Fumagalli, come riportato anche su MonzaToday. 

"A settembre avrebbe finalmente raggiunto, dopo un periodo di enorme sofferenza e di grandi sacrifici lavorativi, il sogno della vita, il sogno per cui aveva deciso di raggiungere l'Italia. Sogno per cui aveva speso anima e corpo, tanto da essere da tutti dipinto come esempio di integrazione, di impegno e di serietà. Ho preso contatto, pochi minuti fa, con i responsabili della comunità di Cascina Sofia per esprimere a nome di tutta Cavenago , il cordoglio per la scomparsa di questo ragazzo. Dispiace... davvero tanto. Le piu sentite condoglianze a tutta la sua famiglia" ha concluso il primo cittadino. In seguito al decesso è stato autorizzato l'espianto degli organi e la salma sarà trasferita in Tunisia, suo Paese d'origine per le esequie. 

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