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Macelleria Riccardi, dopo mezzo secolo chiude

La Macelleria Riccardi di via Lambertenghi il 15 di questo mese chiuderà i battenti. Un pezzo di storia cittadina che se ne va. Un'altra rinomata e storica attività che smetterà di esistere. Abbiamo intervistato il protagonista di questa vera e...

La Macelleria Riccardi di via Lambertenghi il 15 di questo mese chiuderà i battenti. Un pezzo di storia cittadina che se ne va. Un'altra rinomata e storica attività che smetterà di esistere. Abbiamo intervistato il protagonista di questa vera e propria “istituzione” comasca, il Cavaliere del Lavoro, nominato tre anni fa, Vittorio Riccardi che ci racconta con una velata malinconia alcuni aneddoti dei suoi 52 anni di attività.

Per chi vive in Como la Macelleria Riccardi è sempre stata una tappa tradizionale, tutti si ricordano le file “chilometriche” nei periodi di Pasqua ma soprattutto di Natale, ma fila o non fila si andava lì lo stesso, anche a costo di farsi due ore in piedi ad aspettare il proprio turno per acquistare il pranzo o il cenone che fosse.

E tutto questo affetto ricevuto negli anni da Vittorio e dai figli Lorenzo e Giovanni è dovuto certo ai buoni prezzi e all’ottima qualità della merce, ma soprattutto al calore e al sorriso che giornalmente questa famiglia sapeva regalare. E poi ci sono tanti altri ricordi e aneddoti, come quella volta, nel 1996, quando in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II, il vescovo di Como venne nella macelleria per comprare due arrosti di vitello proprio per il papa: "Tutti venivano a chiedermi che arrosto avesse mangiato il papa".

Come ci confida nell’intervista Riccardi, non tutto è perduto: per ora è un addio, magari sarà un arrivederci: lo sperano in molti, soprattutto le tantissime casalinghe che avevano come punto di riferimento e anche di ritrovo questa storica macelleria cittadina.

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