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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ma quanto vale davvero il monumento di Libeskind? 219mila e 600 euro

Ma, alla fine, quanto vale davvero in termini economici il monumento "Life Electric" di Daniel Libeskind? Ora, finalmente, si sa fino all'ultimo centesimo. E la cifra è 219mila e 600 euro "comprensiva di materiali e manodopera". Insomma, una cifra...

Ma, alla fine, quanto vale davvero in termini economici il monumento "Life Electric" di Daniel Libeskind? Ora, finalmente, si sa fino all'ultimo centesimo. E la cifra è 219mila e 600 euro "comprensiva di materiali e manodopera". Insomma, una cifra tutt'altro che astronomica. Il dettaglio, finora mai emerso, è contenuto nell'atto di donazione del manufatto da parte degli Amici di Como al Comune di Como. E stando a questa altra affermazione del documento - ossia "le parti precisano che non ha formato oggetto della presente donazione l'esecuzione delle opere preordinate al posizionamento della scultura Life Electric" - la somma in questione non contiene null'altro che il monumento stesso.

Se questo è il dettaglio più "succoso" dell'atto di donazione, altri particolari sono di un certo interesse. Ad esempio, nero su bianco i privati scrivono che "l’opera donata è stata realizzata in conformità con il progetto esecutivo" e che "l’opera donata è stata installata secondo le norme di buona tecnica". Curioso poi un passaggio successivo, da cui si desume che il Comune diventa proprietario di "Life Electric" e potrà farne cio che vorrà: "Il soggetto donante dichiara che nessuna condizione o ‘modo’ sono apposti alla presente donazione e che il Comune di Como, a seguito della presente donazione, non ha alcun vincolo rispetto al soggetto donante con riferimento alla proprietà del monumento e/o al suo futuro posizionamento e/o utilizzo e/o a obblighi manutentivi. Il soggetto donante dichiara che nessuna prestazione e/o onere sono posti a carico del donatario".

Articolato infine il capitolo di chi dovrà assumersi oneri e costi nel caso di problemi a "Life Electric": "Il soggetto donante (gli Amici di Como, ndr) con il presente atto di donazione dichiara di obbligarsi verso il soggetto donatario (Palazzo Cernezzi, ndr), anche in deroga alle norme del Codice Civile, a rispondere per eventuali vizi del monumento donato siano essi occulti e/o riconoscibili e/o anche facilmente riconoscibili da parte del soggetto donatario senza limite di valore. Ai fini della garanzia, il Comune di Como dovrà denunziare i vizi del monumento donato al soggetto donante entro 90 (novanta) giorni dalla scoperta ad eccezione del caso in cui venga accertato che il donante abbia taciuto o occultato i vizi. L’azione del Comune si prescrive in cinque anni dalla sottoscrizione del presente atto di donazione".

"Il Comune di Como - prosegue l'atto - avrà facoltà di pretendere che detti vizi siano rimossi da parte del soggetto donante. Anche in deroga alle norme del Codice Civile, il soggetto donante dichiara di rimanere responsabile nei confronti del soggetto donatario per il periodo di 10 anni dalla sottoscrizione del presente atto di donazione per gravi difetti del monumento. Ai fini della garanzia, il Comune di Como deve effettuare la denunzia di detti gravi difetti nel termine di un anno dalla scoperta. La presente donazione, anche in deroga alle norme del Codice Civile, non può essere revocata per alcuna causa dal donante. La parte donante dichiara che l’opera donata non presenta vizi o difetti di costruzione".

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