L'ira del Comune, la forza di Csu: casetta sul lungolago smontata nella notte
A Palazzo Cernezzi non è stata presa affatto bene la sfida esplicita lanciata dai privati sulla rimozione della casetta, tra ditte di traslochi "sparite", prove di forza, schermaglie verbali e contenziosi legali. La più clamorosa dimostrazione...
A Palazzo Cernezzi non è stata presa affatto bene la sfida esplicita lanciata dai privati sulla rimozione della casetta, tra ditte di traslochi "sparite", prove di forza, schermaglie verbali e contenziosi legali. La più clamorosa dimostrazione della volontà del Comune di lanciare un segnale definitivo alla controparte (e forse non soltanto ad essa) è la decisione presa dopo che, nel primo pomeriggio, la società che avrebbe dovuto terminare lo smontaggio della struttura non si è più ripresentata sul lungolago.
Detto fatto, l'amministrazione - e segnatamente il furibondo dirigente all'Urbanistica, Giuseppe Cosenza - ha incaricato immediatamente Como Servizi Urbani che nell'arco di pochi minuti è intervenuta. Il resto, lo dicono meglio foto e video che avete a corredo dell'articolo: la squadra di Csu, sotto la vigilanza costante della polizia locale, sta letteralmente smontando pezzo a pezzo la casetta nel cuore della notte.
A ritmo serratissimo, pareti, interni e soffitto dell'edificio vengono staccati e riposti nel furgone uno a uno, sotto la "regia" del dirigente al Commercio Giovanni Fazio. L'intervento - è stato assicurato - sarà terminato entro le 6 del mattino di venerdì 5 giugno. Poi, la casetta sarà un ricordo e il lungolago sarà sgombro. In attesa, naturalmente, dell'esito del contenzioso al Tar a cui i privati si sono rivolti contro la revoca della concessione originariamente data loro dal Comune. Ma se la battaglia legale proseguirà, quella sull'oggetto fisico del contendere alle prime luci dell'alba del 5 giugno sarà definitivamente terminata.