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Libeskind, ultima ipotesi: il nuovo tondello potrebbe essere più piccolo

Uno spettro agita i sonni del Consorzio Como Turistica e del Comune di Como. E' l'ipotesi - solo ipotesi, finora, sebbene concretamente in fase di valutazione - di un rimpicciolimento per cause di forza maggiore del nuovo tondello destinato ad...

Uno spettro agita i sonni del Consorzio Como Turistica e del Comune di Como. E' l'ipotesi - solo ipotesi, finora, sebbene concretamente in fase di valutazione - di un rimpicciolimento per cause di forza maggiore del nuovo tondello destinato ad accogliere "The Life Electric". Di poco, tra il 15 e il 17% della superficie prevista, secondo le informazioni in nostro possesso. Ma si tratterebbe, comunque, di una diminiuzione della larghezza complessiva della nuova piattaforma.

Inutile tentare di chiedere ulteriori delucidazioni a Palazzo Cernezzi (questa nota ufficiale firmata dall'assessore Lorenzo Spallino per il momento ha chiuso le comunicazioni esterne) oppure ai tecnici di fiducia del Consorzio (al lavoro sul punto specifico e non soltanto, dunque in una fase interlocutoria).

Ma il retroscena che possiamo comunque offrirvi è questo: la clamorosa mancata assegnazione dei lavori ai privati (che è altra cosa rispetto alla forse frettolosa concessione dell'area per l'allestimento del cantiere) è, come noto, dovuta alle risultanze delle prove di carico effettuate nelle scorse settimane. In sostanza, i test in vista della palificazione a sostegno nel nuovo maxi-tondello hanno detto chiaramente due cose. Innanzitutto che, almeno in parte, la tipologia dei pali di sostegno, inizialmente inclinati dall'alto verso il basso, non garantiva la necessaria presa sull'insidioso fondale del lago e che quindi andranno sostituiti con un altro tipo, da infiggere in maniera perpendicolare al suolo per garantire presa e stabilità superiori. Inoltre - e questo è il dettaglio nuovo - sarebbe emerso che un gruppo di pali - segnatamente quelli alla congiunzione tra il nuovo tondello allargato e il corpo della diga - avrebbero rischiato di incocciare le tubature della fognatura poste sul fondale. E siamo all'oggi, con i tecnici di fiducia del Consorzio che starebbero valutando due strade per ovviare in particolare a questo secondo problema. La prima porterebbe a una diversa collocazione di quel gruppo di pali, così da mantenerli sostanzialmente nello stesso punto ma con la garanzia di evitare possibili contatti con le tubature sott'acqua. Questa soluzione non determinerebbe alcuna modifica visibile in superficie, cioè sulla forma e la dimensione del tondello allargato che "coprirà" quello attuale.

La seconda strada, però - tuttora in fase di seria valutazione - prevederebbe un significativo spostamento del gruppo di pali in questione. E questo avrebbe una conseguenza concreta: rendere potenzialmente più "fragili" le parti esterne all'inizio del nuovo tondello, cioè le parti di superficie che si allargano a partire dal corpo della diga. Da qui, ecco l'ipotesi addirittura che il tondello possa venire risagomato e ridotto alla sua base con un taglio delle superfici laterli modesto ma comunque destinato a togliere circa il 15-20% della superficie prevista. La forma e l'agibilità del nuovo punto panoramico non cambierebbero radicalmente, dunque, ma il tondello si rimpicciolirebbe un po'. E, se così fosse - ma lo ripetiamo: i tecnici del Consorzio stanno lavorando per evitare questa pur concreta ipotesi - si aprirebbe tutto il capitolo burocratico. Ossia: una modifica simile al progetto del nuovo tondello, sebbene modesta ma incidente direttamente sulla forma del manufatto, potrebbe essere considerata come un semplice aggiustamento o, a termini di legge, dovrebbe essere riapprovata in Conferenza dei servizi da tutti gli enti preposti (Provincia, Comune, Soprintendenza, Autorità di Bacino ecc)?

Un interrogativo non da poco, questo, perché fosse vero il secondo scenario i tempi per il via al cantiere rischierebbero di allungarsi a dismisura facendo tramontare pressoché certamente l'inaguruazione del monumento di Libeskind entro Expo. Da qui, l'alacre lavoro dei privati per scongiurare la "riduzione" del nuovo tondello ed evitare altre lunge code burocratiche

Lunedì o martedì si saprà che risultati avrà prodotto la corsa contro il tempo.
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