Libeskind, ancora un rinvio. Ora qualcuno metta fine a questa farsa infinita
Anche oggi nessuna firma sul contratto tra Comune e Consorzio Como Turistica/Amici di Como per i lavori sulla diga e il monumento di Daniel Libeskind. Anche oggi, nessuna nota ufficiale, nessun comunicato stampa, nessuna voce politica o "privata"...
Anche oggi nessuna firma sul contratto tra Comune e Consorzio Como Turistica/Amici di Como per i lavori sulla diga e il monumento di Daniel Libeskind. Anche oggi, nessuna nota ufficiale, nessun comunicato stampa, nessuna voce politica o "privata" a spiegare perché, per cosa, per come. Ancora una volta - la quinta? la decima? la trentesima? - l'incessante viavai di contatti, telefonate, incontri e via dicendo non ha prodotto alcun risultato ufficiale. Nemmeno ufficioso. Ma ora stiamo entrando nella farsa. Spiace persino per i molti cantori del piccone sull diga, del "tutto a posto", del "finalmente ci siamo". Almeno oggi, come in un eterno replay del nulla, le vittoriose profezie non si sono avverate.
Sarà per domani, probabilmente. O per dopodomani. O per dopo ancora. Perchè la fine a questo infinito pasticcio arriverà a tutti i costi: non esistono finali alternativi, il monumento svetterà sul tondello. Quindi, prima o poi, quel contratto sarà firmato, non c'è dubbio. Forse persino tra poche ore. Ma questa assoluta certezza non toglie nulla alle nostre ragioni. Sì, intendiamo esattamente le ragioni portate avanti nei mesi da Comozero. Quelle che del monumento in sé, sostanzialmente, non hanno nemmeno un'opinione definitiva in un senso o nell'altro. Quelle che persino sull'aspetto della futura diga non hanno granché da eccepire o da applaudire avendo come base soltanto rendering venuti ormai a nausea, oltre a tonnellate di parole.
Tra qualche ora, forse, sorrisi e strette di mano per la firma definitiva del contratto e per il contestuale via ai lavori avranno cancellato queste righe. Ma se così non fosse, se ci trovassimo ancora una volta a raccontare dell'ennesimo, farsesco rinvio senza un perché, senza un per come, senza un per cosa, che almeno qualcuno - pubblico o privato che sia - metta la faccia e spieghi come mai un cantiere che sarebbe dovuto partire in pompa magna a fine novembre, quando mancano pochi giorni a San Valentino è ancora un mistero. Buffo.