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Cronaca

L'avance di Italia Unica a Fratelli d'Italia, il flirt Molteni-Butti, la Lega: centrodestra "hot"

Oltre al già caldissimo tema del futuro di via Milano, il dibattito organizzato da Fratelli d'Italia nella sede dell'ex Circoscrizione 6, ha riservato molto altro. Tre notizie politiche: la prima pura, la seconda sotto forma di conferma, la terza...

Oltre al già caldissimo tema del futuro di via Milano, il dibattito organizzato da Fratelli d'Italia nella sede dell'ex Circoscrizione 6, ha riservato molto altro. Tre notizie politiche: la prima pura, la seconda sotto forma di conferma, la terza come prospettiva. E tutto alla presenza dello stato maggiore dei "padroni di casa", cioè il consigliere comunale Marco Butti, il segretario provinciale del partito, Marco Mainardi, e l'ex senatore Alessio Butti.

davA spiazzare tutti - parlottando all'uscita, pare persino gli organizzatori dell'iniziativa - è stato Pino Zecchillo (in piedi nella foto), dirigente comasco del partito fondato da Corrado Passera, Italia Unica. Al momento degli interventi dal pubblico, infatti, Zecchillo ha preso il microfono e ha esordito testualmente così: "Porto i saluti di Italia Unica, e ringrazio per l'invito su un tema importante come questo. Noi vediamo in Fratelli d'Italia un soggetto politico con cui vogliamo dialogare e condividere un percorso per analizzare e risolvere i problemi della città". sdrBoom: dal nulla, ecco spuntare una prima prova concreta del possibile rassemblement di centro e destra su cui - si era già intuito - diverse forze antitetiche alla maggioranza che sostiene la giunta Lucini stanno lavorando. E se proprio fosse rimasto un dubbio sulla volontà di dialogo tra Fratelli d'Italia e la dirigenza di Italia Unica, ecco apparire in fondo alla sala anche il coordinatore provinciale del partito fondato da Corrado Passera, un sorridente Daniele Roncoroni. davE veniamo alla notizia apparsa come conferma. Nello scrutare il pubblico, infatti, non poteva non balzare all'occhio un volto già molto noto della politica cittadina, sebbene in versione civica. Era quello di Mario Molteni, ex consigliere comunale fino alla scorsa primavera, quando lasciò lo scranno causa-staffetta alla cofondatrice della lista "Per Como", Roberta Marzorati, con cui ha diviso un lungo cammino prima di qualche turbolenza. Già il 23 maggio scorso - ne demmo conto con questo articolo - Molteni partecipò a una conferenza stampa di Fratelli d'Italia per fare il punto sui primi 2 anni e mezzo della giunta Lucini. E ancora prima la strana coppia Molteni-Butti diede luogo a iniziative congiunte di protesta, tra cui una fiaccolata, per i ritardi del rifacimento di via San Giacomo a Sagnino. Oggi, la terza convergenza parallela. E, se come si dice, tre indizi fanno una prova, la prospettiva di una strada comune - pur magari non sotto lo stesso identico cappello - verso le elezioni 2017 si è fatta davvero forte. sdrInfine, eccoci alla prospettiva. Questa era più difficile da scovare, per così dire. Ma in realtà non è sfuggita la presenza in via Grandi, stamane, di un emissario della Lega Nord. Si trattava di Davide Grandi (in camicia bianca nella foto), segretario della Circoscrizione di Como e dunque figura di un certo peso nell'organigramma leghista. La sua presenza, su invito, potrebbe anche essere stata di mera cortesia, o addirittura di curiosità. Ma, in realtà, se nell'area di centrodestra, oggi - non solo a Como - esiste un partito che dialoga frequentemente con il Carroccio, quello è proprio Fratelli d'Italia. fermi-alessandro-sciarpaIn ultimo, un'assenza: quella di Forza Italia, almeno a livello "istituzionale". Sembra che, in realtà, il coordinatore provincile degli azzurri, Alessandro Fermi, avesse garantito il passaggio dall'ex Circoscrizione, poi svanito per un contrattempo dell'ultim'ora. Verità o diplomazia? Non si sa, ma di certo c'è un fatto: più ancora dell'area opposta, oggi il centrodestra di Como, nelle sue varie declinazioni e ancora senza un orizzonte comune ben percepibile, sembra essersi comunque svegliato dal sonno comatoso che durava da anni. Cosa produrranno questi segnali di risveglio, lo diranno soltanto le prossime settimane.

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