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Cronaca

L'Anpi trasforma il 25 Aprile in un comizio anti-Renzi. Ira Braga: "Strumentale e di parte"

La fotografia in alto, già dice molto su come sia andata la celebrazione del 25 Aprile di oggi ai giardini a lago: mentre l'oratore scelto in rappresentanza dall'Associazione Nazionale Partigiani (Anpi) scatenava l'invettiva contro il governo...

Durante e dopo le parole di Gallo, non sono mancate visibili dimostrazioni di dissenso da parte dell'assessore Marcello Iantorno, di perplessità da parte del sindaco Mario Lucini e di evidente contrarietà da parte della deputata Pd Chiara Braga. La quale, a fine intervento, ha replicato con toni duri.

"Premetto che venendo qui stamattina ho rifatto la tessera dell'Anpi convintamente e la rifarei - ha affermato - Prendo atto che il taglio che l'Anpi ha ritenuto di dare è stato di questo tipo ma fortunatamente il 25 Aprile ha permesso a tutti di esprimere le proprie idee liberamente. Credo però che non si faccia un buon servizio piegando la celebrazione a una critica di parte e strumentale contro un percorso di riforme istituzionali su cui si può essere d'accordo o no ma su cui per discutere servono modalità diverse di quelle di un comizio istituzionale. Mi dispiaccio dell'uso fatto della celebrazione, peraltro essendo pronta sui temi specifici a confrontarmi e a spiegare senza difficoltà le ragioni contrarie che mi portano a sostenere le riforme". Braga è stata una delle esponenti simbolo scelta dal Pd a livello nazionale per motivare la scelta dell'astensionismo sul referendum sulle trivelle, dunque replica seccamente anche su questo punto: "Siccome è stata richiamata più e più volte la Costituzione, tengo a sottolineare che le ragioni del referendum abrogativo e il motivo per cui è previsto il raggiungimento di un quorum sono scritti nelle discussioni dei padri costituenti proprio quando inserirono il quorum. Non apprezzo mai chi tira la Costituzione da una parte o dall'altra, per di più equiparare l'astensione a sintomo di indifferenza e agnosticismo mi pare si commenti da sé e non rende onore all'associazione che questa persona rappresentava in occasione del 25 Aprile". Cliccando qui trovate il discorso integrale pronunciato dal sindaco di Como, Mario Lucini.

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