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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La relazione che rivoluziona il lungolago: "Il Girone spezza la città, subito Ztl e zona 30 Km/h"

Tra le migliaia di pagine sul cantiere delle paratie che saranno oggetto del consiglio comunale di lunedì prossimo, la relazione del professore Angelo Dal Sasso sulle opere architettoniche e paesaggistiche del futuro lungolago riserva paragrafi a...

Tra le migliaia di pagine sul cantiere delle paratie che saranno oggetto del consiglio comunale di lunedì prossimo, la relazione del professore Angelo Dal Sasso sulle opere architettoniche e paesaggistiche del futuro lungolago riserva paragrafi a dir poco sorprendenti. Dal Sasso, infatti, prima di entrare nei dettagli della passeggiata che sorgerà a fine cantiere - i cui aspetti sono ormai in gran parte noti - inquadra lo stato della zona lungolago com'è ora partendo da un excursus storico. E, giunto ai giorni nostri, riserva una stroncatura in particolare allo stato di piazza Cavour che per toni e contenuto è veramente clamorosa. Poi il professore prefigura nitidamente l'idea di un lungolago incluso nella Ztl.

"Il passaggio della strada ed in particolare il Girone - scrive Dal Sasso - confermano definitivamente questa frattura (tra lago e città, ndr). Un nuovo fossato viene posto tra la città ed il lago, difficilmente valicabile, terra di nessuno dove vigono le regole della circolazione automobilistica". Ponte della DarsenaPremesssa per cui il professore paventa innanzitutto l'ipotesi che "il nuovo lungolago rischi di diventare una terra di nessuno ottenuta dalla conferma definitiva della barriera del traffico"; poi dipinge un'immagine di Como e dei comaschi poco allegra: "Una città insoddisfatta della propria identità è quella che ha costruito in Piazza Cavour, per quanto provvisoriamente, montagne con villaggi alpini, piramidi e piscine. Il massimo del contrasto l'abbiamo constatato quando il lago si è dilatato sotto ai ponteggi dei villaggi alpini della città dei Balocchi (esondazione del 2002, ndr)". Quindi, ecco un passaggio che evoca l'ampliamento della Ztl al lungolago: "La negazione è allontanare il lago dal centro storico riducendo di fatto la lunghezza delle rive e la superficie dell'acqua. La negazione - prosegue l'esperto - è realizzare una barriera trasversale rigida, senza richiami con le linee costitutive del centro storico, non tenendo conto degli affacci e delle interrelazioni funzionali e visive, prime fra tutte quelle legate alle strade che dalla città sfociano nel lago. Il nuovo lungolago, determinato nella forma e nella funzionalità dall’intervento di difesa dalle esondazioni potrà dare nuova vitalità e slancio funzionale ed estetico alla città, affrontando il problema del traffico veicolare e ripristinando il collegamento diretto e complesso con la città storica". Si passa, dunque, a parlare di cosa sarà il futuro lungolago dal punto di vista viabilistico, non prima di accenno anche al "bacino del porto che diventa uno spazio polifunzionale di interesse pubblico e generale che può ospitare piattaforme galleggianti per spettacoli ed eventi (reinterpretandolo come scenografica "piazza d'acqua")". traffico-lungolago-agosto-2014"La questione della percorrenza veicolare lungolago - specifica quindi Dal Sasso sul tema caldo del traffico - viene affrontata dal progetto con due scenari temporali: a breve termine con una gestione "smart" della mobilità attraverso tecnologie innovative di rilevazione e regolazione del flusso veicolare, limitazione della velocità tramite differenziazione della pavimentazione e dislivelli in corrispondenza di piazza Cavour e delle altre connessioni pedonali trasversali, oltre che con l'imposizione di una zona a 30 km/h, mantenendo il senso unico esistente; coerenti con tale soluzione sono le programmazioni già esistenti relative alla gestione ZTL del tratto del Lungolario Trieste da piazza Matteotti verso Viale Geno e dello stesso viale Geno e allo spostamento in prossimità della Stazione Como San Giovanni della stazione bus di piazza Matteotti, con restituzione al ruolo di piazza dello spazio sottostante la pensilina, valorizzata nel suo interesse storico-architettonico". Lungolago con vista su Fondazione Ratti"A lungo termine - conclude il paragrafo, entrando nella "carne" della materia - facendo propria la previsione del PGT di Como di ZTL estesa a tutto il waterfront da Villa Olmo a Villa Geno, incluso il tratto urbano centrale (via Borgovico-Lungolario Trento e Trieste-viale Geno), previsione subordinata tassativamente alla realizzazione di tracciati alternativi in galleria che permetteranno di eliminare il traffico dal lungolago come la "Variante di Borgovico" (da viale Innocenzo XI/ via Borsieri a via Bixio/per Cernobbio-Bellinzona). Nel PGT tale previsione si integra con la trasformazione del tratto urbano delle Ferrovie Nord in un sistema metropolitano/tramviario che si sviluppa nell'attuale sede stradale del Lungolario chiudendo ad anello la connessione con RFI. In questa prospettiva l'attuale strada non vedrebbe passaggio di bus né di veicoli privati salvo quelli degli abitanti in loco e ospiti degli alberghi, con un sistema di sbarre a pass digitale analogo a quello previsto sin d'ora per viale Geno; gli autobus verrebbero sostituiti dal tram".

Ce n'è abbastanza per animare ancora una volta il dibattito cittadino.

Leggi anche: "Le immagini che svelano il nuovo lungolago in ogni dettaglio"

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