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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Rai, i 24mila euro di Varoufakis il bello e il frittatone di Alessandro Tarpini, segretario Cgil

(Questo scritto va inteso come il "numero zero" di un ritorno: la rubrica satirica che per anni ho tenuto sulla prima pagina del "Corriere di Como" e intitolata Palazzo di Vetro). Capita raramente di restare incollati a un post su Facebook, per...

(Questo scritto va inteso come il "numero zero" di un ritorno: la rubrica satirica che per anni ho tenuto sulla prima pagina del "Corriere di Como" e intitolata Palazzo di Vetro).

Capita raramente di restare incollati a un post su Facebook, per l'acceccante suggestione - un mondo, dentro - di un post. Barzellette discutibili, anatomia delle lasagne, "buongiornooooooo" vari e scie chimiche occupano ormai con prepotenza la scena del social più popolato del mondo. E quasi sempre, dal punto di vista tecnico, se il messaggio affidato alla bottiglia telematica di Zuckerberg non è corredato da un'immagine, la probabilità che il contenuto scivoli via dalla timeline come una goccia d'acqua sul vetro è altissima. Alessandro Tarpini, segretario provinciale della Cgil, vocione tondo e profondo, fisico e ghigni d'attore, ha invertito l'ineluttabile.

Evoca un Cipputi 2.0 - cuore in tuta blu sotto camicia bianca al profumo di bucato - il lampo postato 12 ore fa: "Yanis Varoufakis ha guadagnato in 10 minuti quello che più o meno guadagno io in un anno. Epperò". Splendido.

La notizia originale è nota ai più: l'ex ministro del governo greco, volto da copertina della Syriza di Alexis Tsipras, fisico da Balotelli bianco e moto da "maturità bruciata", ha pubblicato sul proprio blog il compenso percepito per la partecipazione alla trasmissione di Rai 3 "Che tempo che fa" del 27 settembre scorso. Tra un aggressivo belato di Fabio Fazio e un "balengo" di Luciana Littizzetto, il bel tenebroso ha percepito 24mila euro. Per 20 minuti scarsi di apparizione. Oltre mille euro al minuto. E qui arriva Tarputi, crasi di Tarpini e Cipputi, appunto. tarpini-29ott15Persona seria, quasi seriosa talvolta, raramente sotto i riflettori per dichiarazioni fuori posto, piuttosto alieno dai "falcimartellismi" d'antan tipici di altri leader locali o nazionali della Cgil, stavolta Tarputi non ha resistito. Con stile british, senza una stilla di sudore o un qualsivoglia digrigno rabbioso, ma non ha resistito. Quell'assegno da 24mila per Yanis il bello, l'ex ministro delle Finanze che, prima ancora che per le tesi economiche, sconvolse il mondo con gli zainetti da gita delle medie, con le psichedeliche camicie in Formigoni-style, con gli addominali a tartaruga plasmati dalle giacche di pelle, si diceva, quell'assegno così smaccatamente poco di syriza ha fatto andare di traverso l'italico maccherone a Tarpini-Tarputi. Il quale - esattamente come l'operaio incazzato che difende, come un pensionato in crisi qualunque, come lo studente rivoluzionario senza i soldi per il poncho in lana cotta - s'è visto lo stipendio di un anno metaforicamente bruciato per 24 minuti nel grembo caldo di Mamma Rai, tra riflettori e plastici sorrisi. Com'è umano lei, ragioner Tarputi, verrebbe da dire al segretarissimo comasco della Cgil, in questo umanissimo slancio da frittatone e rutto libero. Se avesse aggiunto "il compenso di Varoufakis è una boiata pazzesca", l'ovazione sarebbe stata garantita.

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