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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Dopo la lettera di Vanossi: da Guerra a Cassani, il turismo esce dall'agiografia

Agitare - positivamente, pare - le acque nel cuore d'agosto. Non male la (piccola) impresa del sindaco di Merone e consigliere provinciale con delega al Marketing territoriale, Giovanni Vanossi con questa articolata lettera pubblicata ieri. Un...

Agitare - positivamente, pare - le acque nel cuore d'agosto. Non male la (piccola) impresa del sindaco di Merone e consigliere provinciale con delega al Marketing territoriale, Giovanni Vanossi con questa articolata lettera pubblicata ieri. Un messaggio che volutamente è stato definito "non al miele" perché, partendo dall'assunto che il settore turistico è certamente già un motore trainante dell'economia e dello sviluppo del territorio, esce dalla mera autocelebrazione sovente debordante negli ultimi tempi. Non per nulla, Vanossi - riconoscendo i successi e i progressi del turismo sul Lario - non esista a parlare di alcune "aree dimenticate", di "forte preoccupazione nella grande cintura comasca", di "una politica per troppo tempo assente", di "frammentazione e pressapochismo", invocando su tutto un nuovo sistema sinergico tra pubblico e privato e invitando a creare momenti che vadano oltre il singolo evento ma abbiano la forza e la capacità di radicarsi come elementi di attrattività anche fuori dalle stagioni classiche.

como-panorama-altoNel breve volgere di qualche ora, il suo intervento ha raccolto i pareri - nei commenti sotto all'articolo, che qui riproponiamo in larga parte - di un deputato e collega sindaco (Mauro Guerra, Pd), del presidente degli albergatori (Roberto Cassani), del consigliere provinciale dem con delega a Musei e Biblioteche (Guido Rovi) e di un imprenditore e coordinatore provinciale di Italia Unica (Daniele Roncoroni, nel partito fondato da Corrado Passera che dal mondo turistico-alberghiero, anche per questioni di tradizione familiare, è tutt'altro che estraneo).

Mauro Guerra - che nella zona della Tremezzina vive il momento d'oro del turismo comasco - dapprima concede totale disponibilità a Vanossi per affrontare assieme i temi evidenziati dal collega sindaco di Merone, ma non esita - la franchezza affilata al parlamentare non manca - ad affermare che "ciò che Como e provincia non hanno ancora imparato è cosa vuol dire costruire un vero sistema turistico".

Mauro Guerra (PD) eletto alla Camera dei Deputati"È’ un tema per gli enti pubblici - premette Mauro Guerra - ma è anche un tema dove vi è un ritardo spettacolare del ‘sistema’ (che non c’è) degli operatori economici privati. O lo facciamo insieme, mettendoci ciascuno del proprio ma pensandoci come sistema di interessi convergenti e non di interessi reciprocamente rivendicativi o viviamo della rendita del lake Como finché c’è e poi ognuno speriamo che se la cavi. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di inventare l’acqua calda. Basterebbe guardarsi in giro, anche in Italia, anche nel nord Italia. Basterebbe capirlo, basterebbe crederci, basterebbe provarci. Forza Giovanni. Lavoriamoci". Insomma: mano più che tesa ma oltre la "mitologia dei privati", tutt'altro che esentati dalla riflessione sui punti deboli del turismo oltre le sue perle comasche.

Libeskind-Roberto-CassaniNon privo di spunti anche il commento del presidente degli albergatori Roberto Cassani, altro personaggio dalla franchezza talvolta persino stupefacente (il giorno in cui, presente in Comune a Como l'assessore regionale al Turismo a magnificare le orde di turisti per Expo, prese il microfono e smontò completamente quel dogma a suon di numeri resta memorabile). Cassani, dopo aver espresso condivisione per i concetti di base espressi da Vanossi, evidenza che "l’ indubbio momento di grande appeal di cui il Brand Lakecomo gode (ascrivibile sì a coincidenze fortunate, ma anche alle attività di promozione svolte in questi anni) è l’occasione imperdibile per finalmente comprendere quale deve essere la strategia e la governance del sistema che non può prescindere dalla competenza e dal know how di chi nel turismo opera da sempre".

Parole generiche? No: Cassani da tempo batte pesantemente il tasto della competenza e del know how per lavorare davvero sul settore oltre un pur volitivo dilettantismo, come a dire (senza troppi veli) che oggi di quei due ingredienti servirebbe una forte iniezione, magari a partire dal mondo politico e para-politico. "Per dare risposte immediate ai turisti - aggiunge il presidente degli albergatori - come sostiene giustamente Giovanni, è necessario prima sapere quali sono le domande dei turisti stessi! Senz’altro lo sviluppo turistico delle aree “periferiche” è un’opportunità per tutto il territorio. Una corretta e coordinata gestione della presenza web (multilingue e con traduzioni “serie”) , mobilità, cartellonistica, informazioni sono esigenze primarie che troppo spesso vengono dimenticate da esperti di “marketing territoriale” che spuntano come funghi (ecco che il concetto di prima torna, pure colorito ndr). Lavoriamo insieme e gli obiettivi non sono poi così difficili da raggiungere".

rovi-guido-isolaE mentre Guido Rovi (anche consigliere comunale pd a Como) rilancia la necessità di un "ulteriore passo per lavorare in sinergia", magari - viste le sue competenze a Villa Saporiti - facendo "un passo ulteriore per valorizzare i percorsi archelogici e le ricche e diversificate realtà museali del nostro territorio per fare davvero sistema, sperando che la Regione lasci le deleghe delle funzioni non fondamentali alle province (che sono cultura e turismo in questo caso) le finanzi anche", Daniele Roncoroni rilancia la necessità di "attività di comunicazione e marketing di alto livello,gestendo le risorse in funzione di una attenta programmazione", magari puntando su "grandi aree su cui lavorare come cultura, tempo libero/divertimento, sport, congressistica".

Che sia la volta buona per un territorio che si unisce seriamente, dal pubblico al privato, per creare un sistema turistico che guardi al domani?

redazione@comozero.it

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