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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La lettera di Rapinese, leone ferito ma indomito: "Credo ancora nel referendum"

Con questa lettera argomentata e molto schietta - dove si concentra un estratto di Rapinese doc - il capogruppo di Adesso Como e promotore del referendum sul monumento di Daniel Libeskind mette idealmente un punto ai primi 6, infuocati...

Con questa lettera argomentata e molto schietta - dove si concentra un estratto di Rapinese doc - il capogruppo di Adesso Como e promotore del referendum sul monumento di Daniel Libeskind mette idealmente un punto ai primi 6, infuocati, battagliatissimi mesi della vicenda diga-opera-Amici di Como-Comune. Lo fa a modo suo ma, in fin dei conti, nel modo migliore possibile: rispondendo punto su punto a molte delle obiezioni - o attacchi - arrivati nelle ultime ore verso di lui, dopo l'ufficialità che la consultazione sarà possibile soltanto tra ottobre e novembre. Vi lasciamo al suo testo integrale, che a molti piacerà e a molti risulterà indigesto. Ma che, comunque, ci fa sottolineare il suo non tirarsi mai indietro, anche nei momenti meno sempici.

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Caro Emanuele,

ti volevo scrivere due righe relativamente alle polemiche che stanno nascendo in queste ore circa il futuro referendum relativo al monumento che Libeskind ha studiato espressamente per Alessandro Volta e la nostra città. Monumento che sarebbe dovuto essere finanziato interamente da denari di privati. Iva inclusa. Bene. Quali sono queste polemiche? 1) Il referendum arriverà ad opera conclusa: è inutile. 2) Il referendum costa troppo: è uno spreco di denaro pubblico. 3) Il referendum è solo un parere e non è vincolante: è una perdita di tempo 4) Chi governa ha il diritto di governare. 5) Il referendum è la campagna elettorale di Rapinese; 6) Rapinese non doveva depositare le firme. risposta 1- Il fatto che il referendum arriverà a monumento già installato è imputabile solo a chi ha deciso di ignorarlo. Non stiamo parlando di un ospedale oppure di una scuola. E nemmeno di un luogo di culto oppure di un edificio pubblico di rilevante importanza. Stiamo parlando di un (hihihi) monumento, e se chi voleva donarlo avesse anche aspettato qualche mese per consentire ai proprietari della città di potersi esprimere non sarebbe successo nulla. La prossima volta si sveglino prima oppure facciano partecipare fin da subito i cittadini. risposta 2 - Il referendum costa? Già. Ma se penso che costa meno di un anno di Gaffuri in Regione me ne faccio una ragione rapidamente. Non ti tedio spiegandoti quanto ho cercato di fare per abbassarne i costi oppure quanto avrebbe dovuto fare Lucini… risposta 3 - Il referendum non è vincolante? Vero. Ma non trovo che sia una buona ragione per fregarsene. Il parere del popolo andrebbe sempretenuto in buona considerazione e lo strumento esiste per questo. Non perdo tempo nel riportare in questa sede i buoni propositi di Lucini circa i referendum comunali e la partecipazione. risposta 4- Chi governa ha il diritto di fare tutto ciò che vuole? Siamo sicuri? E allora perchè il sottoscritto e Lucini si sono sentiti in dovere di protestare per il muro di Bruni? Bruni era stato legittimamente eletto. Avremmo dovuto fare finta di nulla e goderci il muro nel 2012 risposta 5 - Il referendum è la campagna elettorale di Rapinese? Siamo proprio sicuri che non vi siano stati quali sottoscrittori del referendum consiglieri comunali e/o assessori di maggioranza e/o loro parenti strettissimi? Anche loro a firmare per sostenere Rapinese sindaco? Dubito fortemente... risposta 6 - 4.477 persone oltre a Rapinese hanno richiesto il referendum. Al limite avrei avuto il diritto di non depositare la mia di firma ma con che diritto avrei mai potuto prendere le sottoscrizioni di 4477 comaschi, maggiorenni e vaccinati, che chiedevano di essere ascoltate per mezzo di un referendum e buttarle in un cestino? La realtà Emanuele sai qual è? E' che abbiamo un sindaco politicamente incapace. Un primo cittadino normale degno di normale rispetto, trattandosi, come detto, di un (hihihi) monumento e non di un ospedale e/o di una scuola, avrebbe serenamente aspettato l'esito del referendum e poi, solo poi, avrebbe dato il via ai lavori. James Lucini no. James Lucini è troppo il migliore e lui del popolo ha licenza di fregarsene. Adesso che fare? Voterò. Voterò volentieri. Sarà il mio primo voto di vera protesta. E chi quel giorno voterà il referendum nonostante il monumento già posato, a prescindere da cosa voterà, starà protestando al mio fianco contro chi gli ha voluto togliere il piacere di partecipare attivamente alla vita politico/amministrativa della propria città. Brinderò per ogni SI che uscirà dalle urne. Come per ogni NO. Preparati Emanuele. Sarà un giorno di festa.

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