La Finanza scova 16 lavoratori in nero: nell'Olgiatese multe agli imprenditori per 170mila euro
I controlli contro il lavoro sommerso hanno consentito alla Guardi di Finanza di Olgiate Comasco di scovare di scovare in totale, nei primi mesi del 2015, 16 lavoratori in nero e altri 9 impiegati irregolarmente. I controlli hanno interessato i...
I controlli contro il lavoro sommerso hanno consentito alla Guardi di Finanza di Olgiate Comasco di scovare di scovare in totale, nei primi mesi del 2015, 16 lavoratori in nero e altri 9 impiegati irregolarmente. I controlli hanno interessato i più disparati settori.
Nei primi mesi del 2015, la Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha intensificato l’attività di contrasto al lavoro sommerso, effettuando ispezioni nella zona dell’olgiatese e della bassa comasca, che ha permesso di scoprire 16 lavoratori completamente “in nero” e 9 impiegati irregolarmente. Diversi i settori interessati. Il caso più eclatante è quello di un call center dove sono stati sorpresi 10 operatori, risultati tutti impiegati “in nero”, cioè in assenza delle previste e necessarie comunicazioni al Centro per l’Impiego e senza l’obbligatoria copertura previdenziale e assicurativa. Ai titolari del call center sono state comminate sanzioni per circa 42mila euro.
In due aziende manifatturiere attive nel settore del commercio e della lavorazione di gomma e plastica, è stato scoperto un sistema di interposizione fittizia, basato su falsi contratti d’appalto, volto a mascherare l’impiego illecito di 9 lavoratori che operavano alle effettive dipendenze delle aziende ma che risultavano formalmente assunti nel tempo da varie cooperative di lavoro risultate tutte irregolari, con sede nelle province di Torino e Varese. I rappresentanti legali delle società manifatturiere e delle cooperative, per un totale di 7 persone, sono stati denunciati per violazione della Legge Biagi e della normativa penale tributaria riguardante l’emissione ed utilizzo di false fatture. I controlli delle Fiamme Gialle hanno interessato numerosi altri settori, anche più specialistici, come per esempio studi odontoiatrici, trasporti su strada e club sportivi. Anche in questi settori economici, le ispezioni ha consentito di individuare 5 lavoratori impiegati in spregio della normativa, consentendo, in totale, di elevare altre sanzioni pecuniarie per circa 104mila euro.Nel campo dell’edilizia i militari della Guardi di Finanza hanno individuato 1 lavoratore che, oltre ad essere impiegato completamente in “nero”, percepiva anche l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps: è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver percepito, indebitamente, per un periodo di otto mesi, una indennità di oltre 7mila euro; la violazione è stata segnalata all’Inps per il recupero dell’indennità erogata mentre la denuncia è stata inoltrata anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti. All’impresa in cui lavorava l'uomo è stata comminata una sanzione di circa 25mila euro. Come previsto dalle norme relative alla tutela della salute e della sicurezza del lavoro, per i lavoratori “in nero” riscontrati e risultati essere più del 20% della forza lavoro presente, i datori di lavoro sono stati segnalati alla locale Direzione Territoriale del Lavoro per l’applicazione della sanzione accessoria di sospensione dell’attività commerciale.