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Cronaca

Il kit per il suicidio venduto anche sul lago di Como. In Italia c'è già una vittima

Indaga anche l’Interpol

Una ricerca sul web, un acquisto online, la ricezione del prodotto acquistato: succede ogni giorno. Ogni singolo giorno milioni di persone fanno acquisti online, di qualunque tipo. Ma in questo caso si tratta di qualcosa che fa gelare il sangue: lo chiamano “Kit del suicidio”. L'allarme è scattato anche sul lago di Como, in provincia di Lecco dove risulta essere stato acquistato questo materiale. Sono nove, al momento in Italia le persone che hanno comprato il materiale da siti internet riconducibili a Kenneth Law, l'uomo arrestato in Canada con l'accusa di istigazione al suicidio.

Le città italiane dove si indaga sul caso sono Trento, Lecco, Monza, Napoli, Caserta, Bologna e Pavia. A Trento la prima vittima, una donna della bassa Valsugana di 63 anni.

L'inchiesta: indaga anche l’Interpol

L'inchiesta sulla vendita dei materiali per suicidarsi era partita a Peel, in Ontario, dopo che erano stati segnalati sette decessi per suicidio nel Regno Unito e tre negli Stati Uniti, tra i quali quello di un ragazzo 17enne. Tutte le morti erano collegate all'acquisto di nitrito di sodio.

La 63enne trovata morta in Trentino avrebbe lasciato un biglietto in cui faceva riferimento al kit utilizzato. Proprio questa circostanza avrebbe allertato l'Interpol che ha poi scoperto come la donna fosse tra i clienti di Law. Dopo aver individuato gli altri 8 acquirenti italiani del farmaco-killer, l'obiettivo delle forze dell'ordine ora è sequestrare il materiale acquistato prima che possa essere utilizzato per gesti estremi.

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