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Quicomo intervista Libeskind: "Siete una città d'avanguardia e innovazione"

Dopo giorni in cui critici e sostenitori si sono divisi sull'opera The Life Electric (leggi: tutta la vicenda) abbiamo intervistato Daniel Libeskind. Proponiamo questa chiacchierata nella sua traduzione letterale, senza mediazione (solo un po' di...

Dopo giorni in cui critici e sostenitori si sono divisi sull'opera The Life Electric (leggi: tutta la vicenda) abbiamo intervistato Daniel Libeskind. Proponiamo questa chiacchierata nella sua traduzione letterale, senza mediazione (solo un po' di sintesi), in modo che ciascuno possa farsi un'idea precisa. L'audio dell'intervista è in testa a questo articolo e vogliamo scusarci: alcuni passaggi sono stati compromessi da un'interferenza, comunque l'intero documento risulta piuttosto comprensibile.

Perché ha deciso di donare un’opera a Como?

Per prima cosa non sono uno straniero a Como. Questa città è stata parte della mia quotidianità visto che lavorando a Milano venivo spesso da voi. È uno dei posti più belli del mondo e non sono l’unico a pensarla così, molte persone sono della mia stessa idea. Perché non vuole ricevere alcun compenso per il suo lavoro?

Ho deciso di regalare quest’opera per celebrare il genio di Alessandro Volta e la sua importanza per la città. Tutto ciò non si sarebbe mai realizzato senza il sostegno e la fiducia da parte dell’associazione Amici di Como: sempre in prima linea nel promuovere nuove iniziative per valorizzare il vostro territorio.

Come si inserisce un’opera tanto contemporanea in un tessuto urbano, diciamo classico, come quello comasco?

Per prima cosa Como non è una città classica ma è sempre stata un esempio di innovazione e di avanguardia. Possiamo, per esempio, citare la Casa del Fascio, di Giuseppe Terragni, uno degli esempi di avanguardia più importanti e conosciuti nel mondo. Non solo, anche Alessandro Volta ha contribuito con le sue invenzioni allo stesso ruolo di avanguardia che ha la città. Il suo dono ha scatenato il dibattito tra favorevoli e contrari. Normale dialettica oppure polemiche pretestuose del solito, tipicamente italiano, fronte del “no”?

Credo sia normale e comprensibile che ogni volta che si costruisce qualcosa di nuovo scatti un dibattito tra favorevoli e contrari al progetto in questione.

Numerose persone hanno evidenziato come l’opera “The life electric” sia identica al progetto che ha presentato nel 2006 per il concorso della torre Gazprom a San Pietroburgo. Solo un caso?

(Dopo una sonora risata) Si tratta di materiali differenti e diverse proporzioni. La Gazprom Tower era un edificio mentre in questo caso si tratta di un monumento. La somiglianza con le linee è dovuta al fatto che è stata progettata dalla stessa persona. Sappiamo bene quanto lei sia innamorato di Como. Pensa che, andando oltre la città fisica, urbana, le persone che la abitano siano un freno al suo sviluppo?

Gli Amici di Como, che peraltro conosco molto bene, sono un chiaro esempio di come invece ci sia voglia di sviluppare, innovare e far crescere questa città.

Quando la vedremo?

Sarò a Como tra poche settimane. In ottobre sarò spesso in città e non vedo l’ora di rivedere il vostro magnifico lago.
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