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Intervista a Sgarbi: "Parlerò con Maroni per fermare l'opera di Libeskind. Chi la vuole non ama Como"

Dopo l'intervento di Vittorio Sgarbi a "Virus" (trasmissione di Rai Due) abbiamo raggiunto telefonicamente il critico d'arte per un'intervista. Sgarbi è stato un fiume in piena e ha sparato a zero contro l'amministrazione comunale e contro...

Dopo l'intervento di Vittorio Sgarbi a "Virus" (trasmissione di Rai Due) abbiamo raggiunto telefonicamente il critico d'arte per un'intervista. Sgarbi è stato un fiume in piena e ha sparato a zero contro l'amministrazione comunale e contro chiunque voglia il monumento di Libeskind sul lago. libeskind-111111Secondo l'irascibile critico chi vuole il monumento dell'archistar "non ama" la città e "non merita di governare Como". Per spiegare il suo pensiero ha usato come al solito espressioni forti (divenute il suo marchio di fabbrica) partendo, però, da un ragionamento: "L'era dei monumenti è finita, non ha senso un monumento a Volta adesso. Non siamo più nell'Ottocento". Poi Sgarbi ha sostenuto il pensiero dell'architetto Attilio Terragni: "Basterebbe quello che dice lui per far capire che quell'opera non deve essere realizzata". E ancora: "Como è una città così bella che deve farsi pagare da Libeskind per mettere il suo monumento".

L'ex assessore alla Cultura di Milano è convinto che la realizzazione del monumento vada fermata: "Parlerò con Maroni e farò tutto il possibile per impedire che venga fatto il monumento". infine il sostegno alla proposta di referendum: "L'autorità civile di una città dovrebbe dire di no al monumento, ma se non lo capiscono il referendum è un modo per far capire che i cittadini non vogliono essere rappresentati da un monumento fasullo che rappresenta una cosa insensata". Sgarbi, infatti, ha insistito molto sul fatto che l'opera sia una copia di un progetto "pensato per San Pietroburgo ma che è stato bocciato, non si capisce perché debba essere realizzato a Como che è una città altrettanto importante come San Pietroburgo".

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