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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Canzo

Inseguiti dalla polizia lanciano cocaina e soldi dal finestrino dell'auto. Arrestati a Canzo

I tre viaggiavano su un'auto con i vetri oscurati e hanno anche speronato l'auto della polizia di Stato

Vetri oscurati e movimenti strani intorno alla macchina hanno insospettito gli agenti della squadra mobile della Questura di Como che nella serata di ieri 4 maggio hanno arrestato in flagranza di reato due uomini di origine marocchina, H.M., classe 1994, e A.Y., classe 1996,, e una donna italiana A.S., classe 1998, tutti con precedenti. Le accuse mosse sono detenzione e spaccio di cocaina ( già divisa in una trentina di “palline”), resistenza a pubblico ufficiale, tentata fuga.

Una pattuglia della sezione Antidroga della Squadra Mobile stava percorrendo il territorio di Proserpio quando si è accorta che da una macchina con vetri laterali oscurati scendeva un passeggero e velocemente scambiava qualcosa con un gruppetto di ragazzi. Dopo essere risalito sulla stessa auto, ripartiva con grande velocità.

I poliziotti, insospettiti dalle manovre della vettura, ormai arrivata a Canzo, hanno deciso di fermarla per identificare i passeggeri e quindi hanno  mostrato la paletta indicando di accostare.

Immediatamente l’uomo alla guida ha urtato la macchina della polizia di Stato e senza fermarsi ha cercato di scappare. 

Dopo un breve inseguimento, durante il quale è stato lanciato un marsupio dal finestrino, l'auto è stata bloccata anche se, in un tentativo disperato, è andata a sbattere contro ruota anteriore della pattuglia, rompendone i supporti.

Il guidatore ha provato allora a scappare a piedi ma è stato prontamente fermato dai poliziotti mentre un’altra pattuglia interveniva in quel momento per bloccare il passeggero: solo a quel punto i poliziotti si sono resi conto che nell’auto si trovava anche una donna.

Recuperato il marsupio lanciato durante l’inseguimento, gli agenti hanno trovato al suo interno una trentina di palline di cocaina per un peso totale di circa 18 grammi e circa 400 euro di piccolo taglio.

Al termine delle perquisizioni personali, inoltre, nella borsa della donna veniva rinvenuto un bilancino elettronico funzionante.

Alla luce degli elementi raccolti e del tentativo di fuga, i poliziotti hanno arrestato i tre soggetti, e su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, con rito direttissimo sono stati portati al carcere del Bassone in regime di custodia cautelare.

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