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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Inesistente bilocale a Como: sito clone di Airbnb truffa 14 comaschi

Truffata da un clone del noto sito di booking online - Aribnb - e non è la sola. A Como oltre a quella di Sara, barista 28enne del centro storico (ma residente a Varese) sono già una dozzina le denunce pervenute alla Polizia postale a causa di un...

Truffata da un clone del noto sito di booking online - Aribnb - e non è la sola. A Como oltre a quella di Sara, barista 28enne del centro storico (ma residente a Varese) sono già una dozzina le denunce pervenute alla Polizia postale a causa di un finto annuncio riguardo l'affitto di una casa di via Mentana (centro città). A essere finto non è solo l'annuncio ma addirittura l'intero sito in cui era pubblicato. Lo si evince dall'indirizzo del sito che trae in inganno a causa della presenza di "airbnb" nel nome (guarda l'immagine).

Sara credeva di avere trovato la casa ideale: bella e soprattutto economica, visto che costava solo 300 euro al mese, spese incluse. "Certo che mi è sembrato strano, ma lo scambio di messaggi con il presunto titolare dell'annuncio - ha raccontato a Quicomo la vittima della truffa online - mi aveva dato fiducia. Sembrava credibile perché l'affitto di 300 euro era solo per i primi mesi, dopo i quali avremmo stipulato un vero contratto d'affitto". L'impostore, che sembra abbia usato il nome e cognome di un uomo realmente esistente davvero titolare di un annuncio di una casa in via Mentana, ha detto di essere residente in Belgio e di stare cercando una persona fidata a cui affittare la casa. Dopo vari scambi di messaggi all'interno del sito clone la conversazione si è trasferita sulle mail. La ragazza alla fine si è convinta e ha pagato un primo acconto di 1.200 euro attraverso un sistema online e un secondo della stessa cifra con bonifico.

"Ho fatto il bonifico giovedì della scorsa settimana - ha spiegato Sara - e ci saremmo dovuti incontrare domenica per la consegna delle case. Sabato, però, l'uomo mi ha scritto dicendomi che suo aveva avuto un incidente e che non avrebbe potuto incontrarmi per le chiavi prima di martedì. Ho capito soltando dopo che questa era una scusa per consentire al bonifico di andare a buon fine impedendomi, quindi, di accorgermi della truffa e di bloccarlo. Così martedì non ho trovato nessuno davanti alla casa. Ho chiesto a una persona presente nel palazzo e mi ha detto che quella casa esiste davvero ma che è già occupata e che non sono la sola ad essere già stata truffata. Poi ho saputo che prima di me hanno sporto denuncia già quattordici persone".

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