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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mariano Comense

Si traveste da donna e da fuoco alla casa dell'ex. Arrestato

Tra le minacce anche quella di diffondere video intimi e di rivelare la loro relazione omosessuale

Una storia di minacce e gravi atti persecutori quella avvenuta a Seregno, in provincia di Monza e Brianza ma confinante con Mariano Comense e Cabiate nel Comasco. I carabinieri hanno disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per un uomo di 39anni, residente in Brianza ma di origini pakistane e che per molti anni ha vissuto nel Comasco. Sull'uomo grava l'accusa di atti persecutori nei confronti dell'ex compagno un ragazzo di 26 anni sempre di origini pakistane. 

Le indagini

Tutto ebbe inizio il 20 maggio quando un incendio aveva distrutto la Jeep Cherokee di proprietà della vittima. Sempre quella sera erano spariti da casa 10mila euro e il 26enne era finito dritto in ospedale per lo choc emotivo subito. Dalla fine della relazione tra i due uomini nel febbraio del 2022, il 39enne aveva cominciato a molestare il suo ex insistendo per avere dei soldi e cercando di riallacciare i rapporti.

Tra le minacce, oltre a quelle di morte, anche quella di diffondere video intimi o di rivelare ai familiari la loro relazione omosessuale in ragione dei divieti imposti dalla religione islamica. In un’occasione era arrivato a mettergli anche le mani addosso, danneggiandogli il cellulare e il parabrezza dell’auto.

auto a fuoco cc seregno-2

Travestito da donna ha dato fuoco alla casa dell'ex

“Gli accertamenti eseguiti hanno quindi permesso di far emergere elementi idonei a ricondurre all’indagato l’evento del 20 maggio e inquadrare lo stesso nella più ampia cornice degli atti persecutori” spiegano in un comunicato dal comando provinciale dell’Arma di Monza.

Quella notte l’indagato, travestendosi da donna, si sarebbe avvicinato alla casa dell’ex e avrebbe appiccato il fuoco in più punti dell’abitazione e sull’auto (il video) con l’intenzione di provocare un incendio di grosse dimensioni. Poi si sarebbe introdotto in casa e avrebbe portato via 10mila euro in contanti. Ma è stata proprio una lettera intimidatoria lasciata in casa dell’uomo a incastrarlo e a portare le indagini direttamente da lui: aveva usato un nomignolo che usava in passato per rivolgersi all’ex in via confidenziale. Per il 39enne il gip di Monza ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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