In dogana con 1,2 chili di cocaina purissima nel doppiofondo: arrestati
La Guardia di Finanza di Como ha arrestato al valico di Brogeda due uomini di origine domenicana che cercavano di entrare in Italia con 1,2 chilogrammi di cocacina purissima nascosti nell'auto. Giovedì mattina intorno alle 6.30 i militari delle...
La Guardia di Finanza di Como ha arrestato al valico di Brogeda due uomini di origine domenicana che cercavano di entrare in Italia con 1,2 chilogrammi di cocacina purissima nascosti nell'auto. Giovedì mattina intorno alle 6.30 i militari delle Fiamme Gialle, in collaborazione con i funzionari doganali, hanno fermato l'Audi A4 Avant sulla quale viaggiavano i due trafficanti nell'ambito dei normali controlli doganali. I due viaggiavano con uno scarno bagaglio. Hanno dichiarato di voler trascorrere un periodo di
vacanza in Italia ma il velato nervosismo ha insospettito i finanzieri del Gruppo di PonteChiasso in servizio al valico che hanno deciso di sottoporre ad approfondita ispezione il
veicolo presso la “buca”, un’officina in dotazione alle Fiamme Gialle, dove sono entrati inazione i “cacciavitisti”, che hanno smontato e rimontato l’auto alla ricerca di doppifondi.
Nel contempo, poiché l’intestatario dell’autoveicolo è risultato essere un cittadino italianoresidente a La Spezia, sono stati interessati i finanzieri della città ligure, che, a seguito di
perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto l’italiano e sequestrato circa 300 dicocaina. A Ponte Chiasso, l’ispezione veicolare condotta dai militari ha permesso di scovare un ingegnoso doppiofondo, ricavato nel sedile posteriore attraverso la creazione di un vano di lamiera ad apertura meccanica di considerevole dimensione. All'interno c'era un panetto di cocaina da 1,2 chili-
I due uomini sono stati arrestati per traffico internazionale di stupefacenti mentre èscattato il sequestro per l’autovettura, i tre telefoni cellulari ed il navigatore satellitare.
La sostanza stupefacente, per effetto dei numerosi “tagli” che avrebbe potuto subire grazieall’elevato grado di purezza, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 250mila euro.