rotate-mobile
Cronaca

Imu, il Comune di Como dà 9 milioni allo Stato

L'applicazione dell'Imu ha portato il Comune di Como a dare 9 milioni di euro allo Stato italiano. E' solo uno degli aspetti del rendiconto della gestione 2013 approvato dalla giunta comunale di palazzo Cernezzi. Il documento - spiegano...

L'applicazione dell'Imu ha portato il Comune di Como a dare 9 milioni di euro allo Stato italiano. E' solo uno degli aspetti del rendiconto della gestione 2013 approvato dalla giunta comunale di palazzo Cernezzi. Il documento - spiegano dall'amministrazione - è l'atto che raccoglie l'intera attività finanziaria dell'anno di riferimento. Il rendiconto dell’anno 2013 si è chiuso con un avanzo di 12 milioni e 558mila euro, 4 milioni dei quali relativi alla gestione dei residui del 2012 e degli anni precedenti e 8 milioni di competenza del 2013. Tale avanzo sarà vincolato nel seguente modo: 3 milioni e 835mila euro in conto capitale (per investimenti), 6 milioni e 845mila euro derivante dalla parte corrente; 1 milione e 877mila euro è l’avanzo disponibile, che potrà essere utilizzato, se necessario, nel corso del 2014.

“L’esercizio 2013 - ha commentato il sindaco Mario Lucini (nella foto) - è stato per il Comune di Como difficile, ma siamo riusciti a chiuderlo senza incidere sui servizi e senza aumentare la pressione fiscale, fatta salva l’applicazione degli adeguamenti Istat”.

L’investimento maggiore resta legato alla chiusura dell’accordo bonario con Sacaim per le contestazioni avanzate dalla società per il cantiere del lungolago (2 milioni e 932mila euro per pagare le cosiddette riserve)). L’alimentazione del fondo di solidarietà è stata di circa 12 milioni di euro e considerati i 3 milioni di euro in entrata, il Comune ha contribuito alle spese dello Stato con circa 9 milioni di euro (derivanti dal meccanismo di applicazione dell’Imu).

Le spese in conto capitale (investimenti) nel 2013 hanno toccato la cifra di 13 milioni di euro, comprensiva dei 5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il cantiere del lungolago. “Una vera e propria sfida attenderà ora il Comune di Como, impegnato come tutti gli enti locali ad applicare una nuova contabilità - ha aggiunto il primo cittadino - Il bilancio da una logica di competenza passerà a una logica di cassa, che è quella europea. Una vera e propria rivoluzione che riguarderà tutti i settori dell’Ente e costringerà a una ferrea programmazione sui flussi di cassa, cioè entrate ed uscite”.

Secondo quanto comunicato dall'ufficio stampa di Palazzo Cernezzi, tolti i costi "dell’accordo bonario con Sacaim e di altre voci una tantum, le spese correnti registrano un decremento costante negli ultimi anni. Ridotto anche l’indebitamento (erano 56milioni di euro nel 2009, oggi sono 37 milioni di euro). In riduzione anche la spesa del personale che, se pur imposta dalla normativa, costringe tuttavia l’Ente a sacrifici".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imu, il Comune di Como dà 9 milioni allo Stato

QuiComo è in caricamento