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Imposta di soggiorno a Como: in due mesi 170mila euro al Comune

Questa mattina presso il Comune di Como si è svolta una conferenza stampa sull’imposta di soggiorno alla quale hanno partecipato tre assessori: Gisella Introzzi, (Politiche economiche e del lavoro), Luigi Cavadini (Turismo e Cultura) e Daniela...

Questa mattina presso il Comune di Como si è svolta una conferenza stampa sull’imposta di soggiorno alla quale hanno partecipato tre assessori: Gisella Introzzi, (Politiche economiche e del lavoro), Luigi Cavadini (Turismo e Cultura) e Daniela Gerosa (Lavori pubblici Mobilità). All’incontro ha partecipato anche Roberto Cassani, presidente albergatori, con il quale non sono mancate alcune polemiche in merito all’individuazione di un’area in città da destinare alla cosiddetta movida. “Il turismo in città va considerato come una componente centrale per il nostro sviluppo economico”, ha spiegato l’assessore Gisella Introzzi, “In quest’ottica va considerata la scelta, come amministrazione, di prevedere l’imposta di soggiorno”. Per l’imposta di soggiorno sono previste delle esenzioni per favorire le famiglie ( sotto i 14 anni non è prevista ) e limitarla solo per i primi quattro giorni di permanenza sul territorio. “L’importo medio della tassa si aggirerebbe intorno ai due euro e si è stimato un incasso di 87 mila euro per il mese di maggio e 86mila euro per giugno”, ha specificato l’assessore Luigi Cavadini, che ha successivamente parlato della distribuzione dell’utilizzo dell’imposta. Un ricavato che deriva per il 56% dagli hotel a 4 stelle, per il 36% dai 3 stelle e per il 6,37% dai 5 stelle. Soldi che verranno spesi per la realizzazione della segnaletica turistica e per spese di manutenzione e che avranno come priorità un intervento d’innovazione dell’info point della stazione di San Giovanni, interventi sui bagni pubblici della stazione Nord Como Lago e sui giardini di via Vittorio Emanuele. “Entro questo trimestre abbiamo in programma di iniziare e finire i lavori”, ha chiarito l’assessore con delega ai lavori pubblici e alla mobilità Daniela Gerosa. La cifra che ha destinato il Comune è di 400 mila euro mentre per gli anni successivi salirà a 600 mila. “All’inizio non eravamo entusiasti di questa imposta di soggiorno”, ha esordito Roberto Cassani, presidente albergatori, “L’intenzione è quella di dare un sistema di accoglienza ai turisti che sia pari alla fama che la nostra città gode nel mondo”. Cassani si è però dichiarato contrario alla promozione dell’imposta fatta dai singoli comuni e ha messo l’accento sulla tempistica nella realizzazione dei lavori. Infine non sono mancati i ringraziamenti dell’assessore Introzzi ai singoli operatori perché si è andata ad introdurre questa imposta in tempi molto ristretti.

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