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Il tecnico, l'attrice russa e il mistero degli investitori: sul Politeama è polemica (video)

Ha assunto venature vagamente surrealiste, ieri, la riunione delle Commissioni comunali Cultura e Società partecipate dedicata al futuro - ma, nel concreto, sostanzialmente al passato e poco più - dell'ex cinema e teatro Politeama. Ospiti dei due...

Poche, nel concreto, le novità sul destino dello storico immobile cittadino, sede - lo scorso 26 maggio - persino dello sfortunato volo dal palco a causa della rottura di una trave ammalorata della donna di origine russa che quel giorno visitò il Politeama (riportando una frattura e 60 giorni di prognosi). Rispetto alle conseguenze di questo episodio, accaduto proprio nel giorno del passaggio di consegne tra Passarelli e Magistro, l'ex presidente ha confermato che a oggi non risultano ancora richieste risarcitorie e che, nel caso, provvederà l'assicurazione.

infortunio-politeama-25mag16-3In seguito all'incidente, però, è emerso che l'Ats (ex Asl) tramite i vigili del fuoco ha imposto all'amministrazione alcuni provvedimenti immediati: lo svolgimento di una valutazione di stabilità di tutte le solette dell'edificio (non ancora svolta perché vanno reperiti i fondi) e la chiusura degli accessi a chiunque con la contestuale nomina di un responsabile. Per questo motivo, di fatto, ieri i consiglieri comunali appartenenti alle due Commissioni non hanno potuto effettuare il richiesto sopralluogo. Tra l'altro, è emerso che nel 2013 era già stata redatta una stima del possibile intervento sul tetto per arginare le perdite all'interno del Politeama, con la necessità di un investimento massimo di 200mila euro.

A oggi, però, il Comune ha stanziato a bilancio 20mila euro ma l'assessore Savina Marelli ha confermato che si sta valutando l'idea di un finanziamento in conto soci (Palazzo Cernezzi detiene oltre l'80% delle quote, mentre le altre sono in mano privati in gran parte irreperibili o addirittura defunti). Sempre Marelli ha affermato che - perseguendo l'idea di fare del Politeama un possibile hub culturale - in amministrazione si lavora da qualche settimana a un percorso che coinvolga anche le forze culturali ed economiche della città, ma nei fatti non esiste ancora nulla di concreto in merito. "Entro luglio - ha però promesso l'assessore - arriveremo a definire il percorso, che si è rivelato più ostico del previsto sul piano amministrativo".

Fin qui, dunque, il sostanziale nulla di nuovo. Ma la coda finale della riunione ha riservato i momenti "migliori", per così dire. Diversi consiglieri presenti - in particolare Eva Cariboni, Ada Mantovani, Anna Veronelli e Marco Butti - hanno ripetutamente chiesto di avere qualche informazione in più sui protagonisti dell'ultima, sfortunatissima visita al Politeama culminata nella caduta dal palco. E a questo punto si è innescato un metafisico balletto che, comunque, non ha portato ad avere alcuna notizia in più se non le uniche di partenza. ù

"I presenti - hanno spiegato sia Marelli che Passarelli - erano il tecnico Alberto Caldiroli e Ekaterina Galakhova, popolare attrice russa di cinema e televisione. Erano lì come privati anche se potenzialmente per fare da intermediari per altri possibili investitori". Al che, per capire un po' meglio a quale titolo, per quale ragione, in rappresentanza di quali società o enti e con quali obiettivi di massima il 26 maggio vennero aperte le porte del Politeama al tecnico e all'attrice russa, soprattutto Butti, Cariboni e Veronelli hanno chiesto qualche dettaglio in più. Ma non c'è stato nulla da fare. "Scusate - hanno detto con parole pressoché identiche sebbene in tempi diversi il presidente Pd della Commissione, Andrea Luppi, e ancora Passarelli - ma non vi basta sapere che una persona qualificata come un tecnico chiede di poter visionare il Politeama?".

Risposte generiche che hanno suscitato perplessità se non stupore vero e proprio particolarmente in Veronelli e Cariboni che, di contro, hanno ribattuto chiedendo almeno se i gruppi di potenziali investitori fossero italiani, stranieri e operanti a grandi linee in quali settori. Ma il "muro" della riservatezza - o dell'effettiva non conoscenza di questi elementi, questo non è emerso con chiarezza - ha resistito, con l'unica concessione al fatto che "si tratterebbere di russi e italiani".

La più accalorata rispetto alle nebulose affermazioni, alla fine, è stata Eva Cariboni, la quale ha ribadito come le sembrasse assurdo che il presidente della società di gestione del Politeama non avesse chiesto o ottenuto alcuna informazione in più dai visitatori di quel fatidico 26 maggio, limitandosi ad apprendere che fossero "un tecnico e un'attrice russa" (un frammento del dibattito è riportato in piccola parte nel video in alto). Ma a nulla sono valse le recriminazione, con Passarelli che ha chiuso dicendo con un sorriso "che quando sarà lei amministratrice del Politeama chiederà più informazioni su chi viene a vedere l'immobile", mentre anche Luppi ha ribadito di ritenere normalissima la totale assenza di qualsiasi altra informazione. In extremis, l'unica concessione almeno su come è nato l'incontro è stata fatta da Passarelli, che ha spiegato qual è stato il punto di contatto tra le parti: "Caldiroli ci ha lasciato una mail".

Poi, la seduta si è sciolta.
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