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Cronaca

Il supergruppo sceglie il nome per lo strappo: Democratici Civici tra le ipotesi

Da sinistra: Luigino Nessi, Eva Cariboni, Vincenzo Sapere, Raffaele Grieco, Guido Rovi. Tra il serio e il faceto - se non altro perché il periodo è balneare - sono spuntati due possibili nomi per dare una "carta d'identità" al cosiddetto...

Da sinistra: Luigino Nessi, Eva Cariboni, Vincenzo Sapere, Raffaele Grieco, Guido Rovi.

Tra il serio e il faceto - se non altro perché il periodo è balneare - sono spuntati due possibili nomi per dare una "carta d'identità" al cosiddetto supergruppo di Palazzo Cernezzi, ossia il soggetto politico trasversale di sinistra e centro che ormai da mesi è in gestazione tra gli scranni del consiglio comunale. Le proposte - ufficiose, naturalmente, ma non è poca cosa che se ne parli sul serio tra gli interessati - sono Democratici Civici e Progressisti per Como. Due potenziali "cappelli" sotto cui potrebbero radunarsi dai 5 ai 7 consiglieri di altri gruppi e/o partiti (con la prima sigla in netto vantaggio sulla seconda, in ipotesi).

I papabili, anche qui a tinte variabili di entusiasmo e convinzione, vanno dal duo di Paco-Sel, Luigino Nessi e Vincenzo Sapere, fino ai consiglieri Pd in ballottaggio (Raffaele Grieco, Vito De Feudis, un incerto Guido Rovi), passando per Italo Nessi (Como Civica) e Eva Cariboni (Amo la mia città). Tra gli interlocutori principali, sullo sfondo, Roberta Mazorati della Lista per Como.

Nascerà davvero, subito dopo le ferie estive, questo supergruppo di maggioranza, sempre nell'alveo del centrosinitra, ma con le cosiddette "mani libere" su delibere, scelte e votazioni in contrasto con i troppi "ordini dall'alto" arrivati da sindaco e giunta in questo triennio? Cambieranno davvero così radicalmente i rapporti di forza in aula e fuori dal Palazzo nel percorso di avvicinamento al voto 2017? Ad oggi, ogni risposta definitiva sarebbe un azzardo. Ma - dicono a mezza voce i diretti interessati - la voglia di rischiare non manca.

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