Il Patria torna a navigare nel Lago di Como
Il battello “Patria” torna a navigare nelle acque del Lago di Como. Fermo dal 1990, uno dei battelli simbolo del nostro lago questa mattina è tornato a “correre” nelle acque dolci del Lario per una prova tecnica in vista di un possibile utilizzo...
Il battello “Patria” torna a navigare nelle acque del Lago di Como. Fermo dal 1990, uno dei battelli simbolo del nostro lago questa mattina è tornato a “correre” nelle acque dolci del Lario per una prova tecnica in vista di un possibile utilizzo nella prossima estate. L’inaugurazione di questo piroscafo avvenne nel lontano 1926 e per molti anni rimase il fiore all’occhiello della navigazione, fino a quando, 23 anni fa, si spense per la troppa usura. Sul Patria navigarono i più importanti Capi di Stato, star del cinema e della musica: era l’autentica ammiraglia della flotta comasca. Il Patria, nei suoi ultimi anni di vita, ha sempre percorso, specialmente nelle corse domenicali, la tratta Como-Colico e ritorno, per poi venire impiegato per crociere e noleggio. Il piroscafo misura 53,66 metri di lunghezza e 12,30 di lunghezza per una portata massima di 200 persone. Nel 1945 fu anche colpito dalle mitragliatrici dall’esercito anglo-americano, dove si contarono 5 morti e 15 feriti. Ora fortunatamente questo pezzo di storia comasca fermo da più di vent’anni tornerà a navigare le nostre acque.
Il restauro del Patria è iniziato nel 2009 ed è costato 3 milioni e 150mila euro, dei quali 800mila finanziati dal Ministero dei Trasporti, 900mila da Regione Lombardia, 600mila da Fondazione Cariplo. I restanti finanziamenti sono stati recuperati dagli avanzi di gestione dei bilanci dell’amministrazione provinciale. Il Patria e il Concordia sono gli unici due battelli a vapore del Lago di Como. “In Europa di battelli come questi – ha spiegato Matteo Accardi, dirigente dell’amministrazione provinciale con delega come armatore del Patria – ne sono rimasti solo quattro o cinque. le prove tecniche di navigazione svolte questa mattina con un itinerario sul Lario durato oltre 5 ore sono servite per il rilascio del cosiddetto certificato di classe da parte del Rina. Tutte le prove hanno avuto esito positivo”.“Da più di vent’anni mi batto per il Patria - dice Piercesare Bordoli della Famiglia Comasca - per me è una grande gioia, ho lottato a lungo contro chi voleva mettere i bastoni tra le ruote, ma grazie soprattutto al presidente della Provincia, Leonardo Carioni, e ai sindacati siamo riusciti a salvarlo. Siamo sempre stato in prima linea, io e la Famiglia Comasca, per ridare vita a questo fantastico piroscafo, abbiamo anche raccolto la bellezza di 20.000 firme, e dopo tantissime battaglie ora siamo veramente felici di poterlo rivedere navigare.”