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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il "paese di m...." di Bizzozero e la voglia di gridare con i neofascisti nel nuovo palazzetto

Il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, non è nuovo a sparate condite da insulti o parolacce sovente affidate a Facebook. Il che, tutto sommato, nell'era dei social network e in un'epoca in cui non esiste dialogo tra teenagers, non esiste...

Il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, non è nuovo a sparate condite da insulti o parolacce sovente affidate a Facebook. Il che, tutto sommato, nell'era dei social network e in un'epoca in cui non esiste dialogo tra teenagers, non esiste programma televisivo o radiofonico, e non esiste genitore che non arricchisca il proprio lessico con volgarità varie è davvero il minore dei problemi. In più, il primo cittadino della Città del Mobile sovente si appella a una sorta di "genuinità primigenia" autoassegnata che nei fatti ridurrebbe sempre l'ingiuria (o almeno la sua) a innocuo e sacrosanto segno di spontaneismo popolare, come ad accreditare l'immagine dell'uomo venuto dal popolo, che parla al popolo come lo stesso popolo parla nelle piazze, nelle cascine, nelle case e nei bar. Naturalmente, il popolo dei giusti e dei buoni, che è l'unico che Bizzozero ritiene degno di essere suo interlocutore, sebbene i confini di questa categoria sfuggano dettagliatamente ai più (o almeno a chi scrive).

post-bizzozeroOggi, però, l'offesa innocente del sindaco ha fatto un piccolo balzo all'insù. Ha salito un altro gradino. Oggi - in relazione agli ormai celeberrimi funerali romani del boss Vittorio Casamonica - Bizzozero salta l'ultimo ostacolo e parla esplicitamente dell'Italia come "paese di merda". Questo, per completezza, il post che rivolge a tutta l'Italia, indistintamente: "Buongiorno a tutti gli amici incazzati!!! E che sia un pessimo giorno per questo paese di ladri, puttane e delinquenti!!! Dopo due settimane di ferie sono tornato online. Vacanze fra Roma e la Sicilia. Direi molto istruttive. Sotto ogni punto di vista. Ricaricato e rimotivato, sono prontissimo a ripartire ma con una differenza sostanziale: sono molto, ma molto più incazzato di prima (e non era facile esserlo di più)!!! Perché a me proprio non garba di vivere in un paese di merda, nel quale i delinquenti conniventi con partiti di destra e di sinistra fanno affari con i nostri soldi!!!!". A corredo di questo più o meno criptico ricettacolo di insulti, una foto del già citato funerale delle polemiche e tanti "sono perfettamente d'accordo con lei" in coda. Ovvio: chi non potrebbe essere d'accordo nella facile denuncia di "un paese di merda" rispetto al quale, quando si punta il dito censore sparacchiando qualche epiteto a salve, ci si crede sempre esterni, spettatori innocenti, altra cosa, se non addirittura vittime sacrificali e incolpevoli?

Al di là della critica più banale al linguaggio, un problemino di fronte a queste parole pronunciate da un rappresentante delle istituzioni si pone. Lasciamo perdere la fascia tricolore, che a questo punto però - per logica conseguenza - dovrebbe essere sotterrata sotto un mucchio di letame da Bizzozero, magari nell'ambito di un grande falò purificatore sui lastroni non di rado traballanti di piazza Garibaldi.

Il punto vero resta un altro. Ed è lo stabilire una volta per tutte i cardini della "weltanshauung" dell'era Bizzozero. Cioè servirebbe capire nel dettaglio come si quantifica e per converso come si lorda la purezza interiore delle genti che il primo cittadino oppone al "paese di merda". Questo per poter finalmente stabilire chi, nato sfortunatamente in Italia, può far parte totalmente e a buon diritto del "paese dei migliori" a cui riconduce per converso il discorso del sindaco canturino, senza il rischio di scoprire qualche traccia fecale nel proprio curriculum vitae e venirne dunque cacciati con ignominia. Per fare qualche esempio: chi ha preso qualche multa per divieto di sosta fa parte del paese di merda oppure no? Chi, prima di scoprire il mondo dei puri del primo cittadino ha votato, magari per sbaglio, Forza Italia, Lega o Pd, anche una sola volta salvo poi ravvedersi, è degno del regno di Claudio I° oppure no? E chi ha votato lui e oggi pensa che voterà per Beppe Grillo o Salvini è un puro o un degenerato? Aver votato lui come sindaco di Cantù nel 2012 ma magari essere nati originariamente a Ragusa o Caserta, sporca un po' la fedina oppure no? Avere negozi di mobili "100% canturini" ma evadere qua e là qualche tassa è una colpa o un merito? Ma se in qualche caso - come talora sembra far baluginare il primo cittadino - evadere può diventare un merito contro "il paese di merda" e il suo fisco-killer, allora è giusto che anche gli imprenditori di Ragusa e Caserta evadano? Ma se poi mi fanno un funerale tipo Casamonica, che si fa? E ancora: siccome il sindaco parla anche del "paese di ladri, puttane e delinquenti", senza alcuna altra distinzione, il paese di "puttane" è tutta l'Italia o si intendono solo le italiane e/o immigrate disperate e minorenni sulle tangenziali, sfruttate e schiavizzate? O, altra ipotesi, ci si riferisce soltanto alle donne italiane impegnate in politica magari colpevoli di avere un bell'aspetto, per dire? Insomma, sono tanti i punti che, se chiariti, aiuterebbero tutti noi a capire meglio e magari persino a sostenere il Bizzozero-pensiero fatto di insulti e anatemi, altrimenti un po' ostici da digerire. Servirebbe un'operazione chiarezza, magari per trovarci tutti insieme, subito dopo, a gridare assieme ai neofascisti in arrivo a Cantù che "paese di merda" nel nuovo, splendente palazzetto dello sport di Cantù.

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