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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il logo della città nei gadget, il Comune incassa: via al merchandising "Como-Lakexperience"

Il Comune "trasforma" la città di Como in un gadget, nella speranza di incassare un gruzzoletto entro i prossimi 5 anni. Ecco, dunque, il risultato materiale del tanto dibattuto nuovo "brand" Como-Lakexperience istituito da Palazzo Cernezzi - non...

como-panorama-dallaltoIl Comune "trasforma" la città di Como in un gadget, nella speranza di incassare un gruzzoletto entro i prossimi 5 anni. Ecco, dunque, il risultato materiale del tanto dibattuto nuovo "brand" Como-Lakexperience istituito da Palazzo Cernezzi - non senza spese e polemiche - circa un anno fa. Di fatto, con la gara appena aperta per dare in concessione quel logo, l'amministrazione tenta di mettere a reddito la città tramite ogni tipo di merchandising anche se per ora con un prospettiva di incasso minimo garantito tramite royalties piuttosto modesta: 5mila euro nel 2016, 8mila nel 2017, 10mila nel 2018, 12mila sia nel 2019 sia nel 2020 (ultimo anno, però, da considerarsi eventuale visto che il contratto vero e proprio sarà di 4 anni con possibile proroga di altri 12 mesi). Ovviamente, rispetto a queste cifre i partecipanti alla gara - aperta sulla piattaforma telematica Sintel - potranno proporre rialzi. E l'introito per Palazzo Cernezzi sarà calcolato sulla base di una royalty corrispondente al 65% dell’incasso dell’affidatario. La restante parte resterà nelle casse del soggetto vincitore.

brand-verso-giusto-paoliLe pratiche dovrebbero essere sbrigate entro la prima metà di gennaio, poi il nuovo concessionario del brand "Como-Lakexperience" potrà vendere gadget e merchandising mediante la produzione e vendita controllata al dettaglio (anche con punti vendita propri e via sito web) "di prodotti brandizzati e l’eventuale gestione di iniziative di marketing e co-marketing". Quali "prodotti brandizzati" e quali categorie marceologiche rientrano nelle possibilità comerciali? La risposta è semplice: tutti e tutte, fatta eccezione per materiale o iniziative che "associno il marchio alle seguenti attività: propaganda di natura politica, sindacale, filosofica, religiosa o razziale; di produzione e/o distribuzione di tabacco, materiale pornografico, a sfondo sessuale, armi".

como-citta-duomoOltre al beneficio economico, attraverso l’autorizzazione allo sfruttamento commerciale del marchio promozionale della città di Como, il Comune "intende mettere in luce il rapporto col territorio, con le sue tradizioni, le sue eccellenze e i valori di posizionamento del “brand Como” per innovazione, creatività, conoscenza; promuoverne l'immagine, favorire e sviluppare il rapporto con i cittadini; massimizzare i ritorni derivanti dall’utilizzo del marchio sia in termini economici che di immagine; conseguire risparmi di spesa attraverso la valorizzazione di beni immateriali di cui è titolare; contrastare iniziative commerciali non autorizzate, potenzialmente lesive della propria immagine istituzionale e degli interessi del Comune di Como". La preoccupazione che eventuali t-shirt, città nella palla di vetro con la neve, poster, cappellini e così via siano almeno fatti bene è in questo paragrafo: "Il Licenziatario si dovrà impegnare affinché le aziende sub-licenziatarie: realizzino i prodotti con la massima cura in termini di creatività nel design e nella grafica, di ricercatezza e di innovazione nei materiali. I prodotti pertanto dovranno essere di elevato standard qualitativo. Il processo di produzione dovrà privilegiare prevalentemente la filiera produttiva locale, nonché prestare particolare attenzione alle politiche ambientali".

libeskind-12set15-2In ultimo: chi può partecipare al bando (di cui, curiosamente, peraltro, finora il Comune non ha dato notizia alcuna)? "Ai fini della comprova della capacità tecnica professionale - si legge nei documenti ufficiali - il soggetto offerente dovrà presentare un elenco dei marchi/emblemi gestiti con buon esito nel triennio (2012-2013-2014) indicando per ogni marchio/emblema: il nome del soggetto che ha concesso la gestione, il nome dello stesso, l’ammontare delle royalty versate nel triennio (2012-2013-2014) e la data del relativo contratto di gestione; dovrà altresì dimostrazione di svolgere l’attività di licenziatario in esclusiva (master licensee) con almeno sei marchi o emblemi di importanza consolidata presenti sul mercato da almeno tre anni, di cui almeno due di rilevanza internazionale e almeno due rappresentativi di pubbliche istituzioni da almeno un anno. Non saranno presi in considerazione contratti di gestione di marchi o emblemi di primo sviluppo".

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